Cronaca / Lecco città
Mercoledì 27 Novembre 2024
Irpef, a Lecco confermata l’aliquota massima
Il dibattito Anche nel 2025 i contribuenti lecchesi pagheranno lo 0,8%, con una soglia di esenzione di 17mila euro. Approvato ordine del giorno affinché ogni anno si valuti la riduzione. Pietrobelli: i tagli del Governo lo impediscono
Il caso Irpef ha tenuto banco in consiglio comunale. L’unica certezza, al momento, è che nel 2025 a Lecco sarà nuovamente applicata una aliquota unica dello 0.8% con soglia di esenzione di 17mila euro.
«Negli ultimi cinque anni – ha spiegato l’assessore Roberto Pietrobelli – l’inflazione media è aumentata del 16.4% e questo ha avuto un effetto pesante sui costi dei servizi e delle utenze a carico del comune. Nei prossimi anni la spending review decisa dal governo centrale porterà ad una diminuzione delle entrate correnti di circa 1.5 milioni di euro. Per queste ragioni l’incremento dell’Irpef introdotto nel 2023 mantiene tutta la sua validità».
Parole che hanno suscitato le critiche delle minoranze. «Non siamo tutti uguali. – ha attaccato Corrado Valsecchi di Appello per Lecco – Se la sinistra lo pensa è cambiato il mondo. Per le famiglie che prendono 25-30mila euro l’anno quel poco di ritorno che si può avere dall’irpef comunale è fondamentale. Peraltro sono capaci tutti a dire “applichiamo lo 0.80 ogni anno e portiamo dentro in modo indistinto”. Non è così che si amministra».
Simili prese di posizione hanno alzato il livello dello scontro. «Non possiamo mettere in difficoltà il bilancio del comune per manie propagandistiche. – ha replicato Pietrobelli – Non si può star qui a valutare anno dopo anno se c’è un’esigenza. Avete mai visto un comune amministrato così alla carlona? Pensate davvero il costo dei servizi diminuisca? Per altro la soglia di esenzione a 17mila euro rappresenta il 40% dei contribuenti lecchesi».
Eppure, poco dopo, la maggioranza ha votato un ordine del giorno promosso da Giovanni Tagliaferri e Clara Fusi del gruppo misto, con il sostegno di tutte le minoranze, in cui si chiedeva proprio questo: «verificare di anno in anno la possibilità di modificare l’addizionale Irpef in funzione dei possibili miglioramenti economici e una razionalizzazione delle spese correnti».
«Le risorse spese per i tablet che ci sono stati dati oggi potevano essere evitate» ha sottolineato Fusi. «Io penso che le tasse siano un dato di civiltà - ha replicato Alberto Anghileri di Con la Sinistra cambia Lecco – ma devono pagarle tutti. Invece questo governo ha fatto 20 condoni fiscali fino ad oggi. Il pezzo di Irpef che fa il comune di Lecco è una piccola parte. Per mantenere i servizi di qualità come i nostri non c’è altra strada che aumentare le tasse perché costano. Nessun problema a votare l’ordine del giorno di Fusi e Tagliaferri, poi discuteremo l’anno prossimo quando avremo il problema di cosa fa il governo. Se ogni anno diminuiscono le entrate dei comuni, sarà complicato affrontare questi temi anche se vorrei».
Paolo Galli di Ambientalmente ha invece ricordato che «l’aumento dell’Irpef è stato necessario perché eravamo sbilanciati sulla spesa corrente da anni» per poi ribadire che «Lecco sul Welfare non è seconda a nessuno».
È stato però Emilio Minuzzo di Lecco ideale – Lecco merita di più – Forza italia a leggere il dato politico a diciotto mesi dalle comunali. «Speriamo che la linea di acciaio dell’assessore sia mantenuta anche il prossimo anno. Altrimenti sarebbe vergognoso».
Infine Cinzia Bettega della Lega ha evidenziato la diversa posizione fra assessore e maggioranza: «Assessore Pietrobelli, spero che lei abbia le dimissioni in tasca».
© RIPRODUZIONE RISERVATA