Infortuni mortali sul lavoro, triste primato
per Lecco: è prima in Lombardia per numero di decessi ogni milione di occupati

I dati dell’Osservatorio Sicurezza sul lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre: nella provincia lecchese un’incidenza di 6,9 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori, contro una media lombarda pari a 1,8 e una media nazionale di 2. A Sondrio una situazione migliore

Lecco - Sondrio

Per individuare le aree più fragili d’Italia e della regione sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza sul lavoro e Ambiente Vega Engineering di Mestre elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.

La zona gialla, quella in cui si trova la Lombardia, è la zona che, subito dopo la bianca, raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. A fine gennaio 2025, dunque, il rischio di infortunio mortale in Lombardia (1,8 morti per milione di occupati) risulta essere inferiore rispetto alla media nazionale pari a 2,0. Per quanto riguarda le incidenze, però, in regione si scopre che ben 4 province lombarde sono in zona rossa: Lecco ha purtroppo questo triste primato (6,9 morti per milione di occupati), e a seguire Cremona (6,5), Bergamo (4,1) e Monza Brianza (2,5). Segue, in zona gialla, Brescia (1,8). Mentre tutte le altre province, compresa Sondrio, per ora si trovano in zona bianca.

Sono 10 i decessi a fine gennaio 2025 (contro i 12 di fine gennaio del 2024): 8 quelli rilevati in occasione di lavoro (2 in più dello scorso anno) e 2 quelli in itinere (4 in meno del 2024). La regione è sempre tristemente prima in Italia sia per numero di vittime totali, sia per decessi in occasione di lavoro. Il più elevato numero di decessi totali è stato registrato in provincia di Milano e in provincia di Bergamo (3). Seguono: Brescia, Cremona, Lecco e Monza Brianza (1). Bergamo e Milano sono insieme in cima alla graduatoria anche quando si analizzano gli infortuni mortali in occasione di lavoro con 2 vittime. Seguono: Brescia, Cremona, Lecco e Monza Brianza.

A fine di gennaio 2025 le denunce di infortunio totali sono diminuite di poco rispetto alla fine di gennaio del 2024: erano 8.190 e ora sono 8.125. Le attività manifatturiere, alla fine del primo mese del nuovo anno, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (773). Sono seguite da: trasporto e magazzinaggio (361), sanità (336), commercio (318) e costruzioni (266).

È la provincia di Milano quella con il maggior numero di denunce totali di infortunio (2.807), seguita da: Brescia (1.084), Bergamo (902), Varese (686), Monza Brianza (562), Como (390), Mantova (388), Pavia (349), Cremona (336), Lecco (244), Lodi (198) e Sondrio (179).

Sono 3.175 le denunce di infortunio delle donne lavoratrici (2.534 in occasione di lavoro) e 4.950 quelle degli uomini (4.327 in occasione di lavoro). Mentre sono tutti maschi i lavoratori deceduti nel mese di gennaio.

Le denunce dei lavoratori stranieri sono 1.964 su 8.125 (circa 1 su 4). E sono 1.637 le denunce dei lavoratori stranieri registrate in occasione di lavoro. Infine, sono 3 i lavoratori stranieri deceduti su un totale di 10 (1 su 3). Due hanno perso la vita in occasione di lavoro e uno in itinere

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