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Cronaca / Lecco città
Mercoledì 29 Gennaio 2025
Influenza al picco, colpiti soprattutto i bimbi. «Molti i casi di gastroenterite»
Con 15,71 casi ogni mille abitanti, la Lombardia è la quinta regione italiana più colpita, nella terza settimana del 2025 (fino al 24 gennaio), dalla sindrome influenzale. Si stimano in circa 5mila i lecchesi costretti a letto sotto le coperte. Siamo al picco, secondo la rete di controllo nazionale RespivirNet, ovvero la rete di sorveglianza integrata dei virus respiratori.
L’incidenza è in forte aumento solo nelle fasce di età pediatrica soprattutto nei bambini sotto i cinque anni di età, in cui l’incidenza è pari a 34,2 casi per mille assistiti (25,3 nella settimana precedente). Stabile nei giovani adulti e negli anziani.
Ma non di sola influenza si ammala l’uomo: molto presenti anche gli altri virus respiratori che una volta, quando si tipizzavano tutti, erano ricompresi nell’ampia famiglia dei Rotavirus. Fatto sta che, tornando alla Lombardia, Lecco, naturalmente, segue l’andamento regionale con numeri praticamente sovrapponibili. I più colpiti sono i bambini da 0 a 4 anni (con un’incidenza del 29,36 per mille), seguiti dalle persone che appartengono alla fascia 15-64 anni (17,30 per mille), dalla fascia 5-14 anni (13,98 per mille), e dalla fascia over 65 (8,63 per mille).
Bruno Fiorentino è a capo della Faa forma associativa avanzata con sede a Valmadrera, che copre Oliveto Lario. Malgrate e Valmadrera, in pratica da Bellagio al distretto di Valmadrera. La sua cooperativa, il Cuneo, comprende oltre al dottor Fiorentino anche i medici di medicina generale Daniela Cairo, Carmen Impellizzeri, Alessandro Le Rose, Alessandra Macchiorlatti Vignat. La sua esperienza è sintomatica: “Il grande capitolo dell’influenza comprende anche i tanti virus para influenzali che si diffondono di questi tempi. Solo io vedo 50 persone al giorno e 15-20 di loro mostrano forme di astenia causate da influenza o virus para influenzali. Molti casi di gastroenterite, soprattutto da questa settimana: mal di gola e gastroenterite che prima chiamavano rotavirus”. Bruno Fiorentino vede anche casi più gravi dovuti alle conseguenze dell’influenza. “Il 2-3 per cento dei miei pazienti malati sviluppa forme polmonari e lo richiamiamo per farsi rivedere a 3-4 giorni di distanza dalla prima visita”. Ma ci sono forme anche non gravi ma fastidiose di questo malanno di stagione: “L’arrossamento e il rigonfiamento dell’epiglottide la fa aderire alla lingua e dà tosse costante che perdura anche a termine di patologia, dopo la guarigione. Rimane questa irritazione molto particolare che è tipica di questa nuova stagione influenzale. Sono tutti casi simili se non uguali”.
E la cura? Riposo e vigile attesa. Un mantra praticamente: “Come tutti i virus non ci sono medicine per combatterlo, ma per ridurne la sintomatologia più fastidiosa. La febbre alta (sopra i 38,5) si cura con il paracetamolo e gli altri sintomi con vari medicinali topici. Ma cerchiamo sempre di consigliare di non usarne. O di usarne solo se veramente necessario. Il riposo, lo stare al caldo e a casa, i lavaggi con fisiologica del naso, una buona idratazione, una buona alimentazione, bastano per guarire in 3-4 giorni nell’assoluta maggioranza dei casi” conclude il dottor Fiorentino.
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