Cronaca / Lecco città
Giovedì 15 Novembre 2018
Industriali, appello al Governo
«Rimettere l’impresa al centro»
Nei giorni dello spread
oltre i trecento punti
la giornata Como-Lecco
con il presidente Boccia
Si apre in ore di nuove tensioni finanziarie e politiche per il Paese l’assemblea generale di Unindustria Como e Confindustria Lecco e Sondrio, che si svolge questo pomeriggio in Lariofiere con la partecipazione del presidente nazionale di Confindustria, Vincenzo Boccia. Ieri, dopo la lettera all’Ue con cui il Governo di Roma in merito alla manovra italiana ha fatto a sapere a Bruxelles che “la legge di Bilancio non cambia”, con Austria e Olanda che chiedono l’avvio della procedura d’infrazione per l’Italia, lo spread è salito a 310 punti di differenziale fra Btp e Bund tedeschi, in un’oscillazione destinata a riproporsi almeno fino alle elezioni europee di primavera, con ricadute sulle tasche di famiglie e imprese.
A ciò si sono aggiunti ieri i dati dalla Germania, primo mercato europeo per l’Italia, con il Pil tedesco per la prima volta in calo da tre anni a questa parte (-0,2% nel terzo trimestre).
Una situazione che rafforza le richieste al Governo da parte delle due associazioni territoriali di Confindustria.
«Da mesi – afferma il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva – lanciamo un allarme su un’economia in rallentamento e su una maggiore incertezza generale di mercato in Europa e nel mondo. Al Governo diciamo che il vero valore del Paese passa dall’impresa e dal lavoro, per cui continueremo a chiedere che sia attuata una vera politica industriale in cui entri il sostegno all’industria 4.0, il taglio del cuneo fiscale e del costo del lavoro, la flessibilità, nuovi incentivi sulla ricerca alla quale non si possono tagliare i fondi in un Paese come l’Italia, che deve competere con altri Paesi dove il costo del lavoro è meno della metà rispetto al nostro».
«Al Governo – ci dice il presidente di Unindustria Como, Fabio Porro - chiediamo che metta al centro l’impresa e il lavoro. Perché è l’impresa, e non le norme o i decreti, che crea lavoro; ma deve essere messa anche nelle condizioni di poter sopravvivere o, ancor meglio, prosperare». Ciò, sottolinea, in funzione «dell’innegabile ruolo sociale svolto dall’impresa, generatrice di benessere grazie al valore aggiunto creato col lavoro, unica e vera garanzia di dignità per le persone». Come Riva, Porro chiede una decisa politica industriale ma «ancor prima – sottolinea - è necessaria una visione che abbia alla base una cultura favorevole alle imprese. Solo così le famiglie potranno avere un futuro sereno e, magari, il nostro Paese può ambire a diventare a pieno titolo il primo in Europa per l’ambito manifatturiero».
Il titolo dell’assemblea, “Work-L’elogio del capitale umano nella quarta rivoluzione industriale”, promette un focus che guarda al futuro del lavoro e dell’innovazione.
A parlarne ci saranno, in apertura dell’assemblea, i due presidenti delle territoriali di Como e Lecco e Sondrio, mentre nella tavola rotonda che seguirà si confronteranno Giovanni Brugnoli, vice presidente di Confindustria per il capitale umano, Lorenzo Delladio, Presidente e Ceo La Sportiva, Andrea Pontremoli, Ceo e general manager Dallara, Alberto Sangiovanni Vincentelli, University of California - Berkeley e co-founder and member of the Board Cadence Design Systems - Santa Clara (CA) e Michele Tiraboschi, ordinario di diritto del lavoro, università di Modena e Reggio Emilia. n
M. Del.
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