Cronaca / Lecco città
Martedì 09 Maggio 2017
Inchiesta sui farmaci
Sono lecchesi
due arresti eccellenti
Il caso Blitz dei Nas di Parma con 19 fermi in Italia
Il presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro
è stato messo ai domiciliari. La difesa: «Chiarirà»
C’è anche un nome lecchese eccellente, quello del ragioniere Giulio Corno, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Lecco, nell’elenco di 19 persone, tra dirigenti medici e imprenditori del settore farmaceutico, che sono stati arrestati nell’ambito di un blitz dei Nas e della Procura di Parma. Un’operazione che ha visto l’arresto di un luminare della terapia del dolore, il professor Guido Fanelli, 62 anni, anche lui originario del Lecchese, è nato a Olgiate Molgora e poi si è trasferito per gli studi universitari a Milano.
Corno, 62 anni, ragioniere, è un personaggio molto conosciuto in provincia: ieri è stato messo agli arresti domiciliari nella sua abitazione di La Valletta Brianza.
L’avvocato
«Chiariremo la posizione del ragionier Corno nel migliore dei modi - tiene a precisare il suo legale di fiducia, l'avvocato Renato Cogliati - Ora ci sono verifiche in corso ma sono molto fiducioso sul fatto che le contestazioni nei suoi confronti verranno circoscritte e definite in altro modo rispetto a quelle che hanno portato al suo arresto. I reati che gli vengono contestati non riguardano comunque la sua attività di presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro ma la sua attività privata».
Giulio Corno e gli altri 18 arrestati sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione e al riciclaggio, abuso d’ufficio, peculato, truffa aggravata e trasferimento fraudolento di valori nell’ambito di un’operazione che vede nel complesso 75 persone indagate, 17 aziende coinvolte in attività illecite e il sequestro di due società e di circa 500mila euro. Secondo gli inquirenti, attraverso i reati contestati, gli arrestati e indagati avrebbero favorito le attività commerciali di imprese farmaceutiche nazionali ed estere.
L’operazione condotta dai carabinieri del Nas è stata denominata “Pasimafi”. Così aveva chiamato il suo yacht il professor Guido Fanelli, 62 anni originario di Olgiate Molgora, dirigente medico, direttore della struttura complessa Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica dell’Azienda ospedaliero Universitaria di Parma.
Sperimentazioni cliniche
Secondo gli inquirenti sarebbe lui il perno dell’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, ma per gli addetti ai lavori è anche uno dei principali luminari italiani in materia. Nelle strutture di cui era responsabile sarebbero state svolte sperimentazioni cliniche illegittime su pazienti ignari, a spese del sistema sanitario nazionale. Lo scopo era promuovere e divulgare i prodotti farmaceutici delle ditte “amiche” (con la collaborazione di un dirigente del ministero della Salute) e in cambio il professore riceveva denaro e altri benefit, tra cui appunto lo yacht Pasimafi.
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