In teatro l’ultimo saluto e l’omaggio a Mario Moschetti

Lecco

Rigoroso, coraggioso e sempre dalla parte dei più deboli. I ricordi dei colleghi, dei compagni di partito e degli amministratori con i quali ha collaborato nella sua lunga carriera a servizio del bene pubblico. Così, come aveva chiesto espressamente, è stato salutato Mario Moschetti, già segretario generale del comune di Lecco scomparso venerdì dopo una lunga malattia. Marchigiano d’origine, Moschetti si era trasferito a Barzio all’inizio degli anni Settanta. Sempre a sinistra – senza mai nasconderlo – nella sua lunga carriera amministrativa e politica ha saputo guadagnarsi la stima e il rispetto di tutti coloro con i quali ha collaborato, a prescindere dalle posizioni politiche.

Una cerimonia laica per il suo addio colorata dalle voci dell’Accademia corale di Lecco – della quale aveva fatto parte – dai ricordi dei figli Antonella e Paolo e dalle testimonianze di tanti colleghi e amici. “Il tuo rigore e la tua capacità di trovare soluzioni a favore della collettività – ha detto Corrado Conti, dirigente della Provincia di Lecco e amico e collega di Moschetti dai tempi nei quali era segretario comunale a Calolzio – unito alla tua caparbietà e alla tua ferma volontà di aiutare e far rispettare i diritti dei più deboli anche davanti ai forti sono stati una lezione importante. Come dice qualcuno a noi caro, ci sono morti che pesano una piuma e morti che pesano una montagna. La tua scomparsa pesa come un macigno”.

Fra le parole in ricordo di Moschetti anche quelle del sindaco di Lecco Mauro Gattinoni e di padre Angelo Cupini, il fondatore della Casa sul pozzo, da sempre al fianco dei più umili e dei dimenticati. In sala, i sindaci di Lecco Lorenzo Bodega e Virginio Brivio che nella sua prima giunta alla guida della città aveva voluto Moschetti al suo fianco. Poi l’ex segretario comunale lasciò la giunta: in contrasto con alcune scelte dell’amministrazione di centrosinistra, aveva preferito andarsene senza giri di parole piuttosto che appoggiare decisioni che non condivideva pienamente. Solo poche settimane fa aveva perso la moglie Ada.

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