In Spagna merce per 82 milioni

Le esportazioni di Lecco vanno

Tiene il business di Lecco con la Spagna, per un interscambio totale di 193 milioni di euro nella prima metà di quest’anno. Nei primi sei mesi del 2015 le esportazioni locali su Madrid hanno toccato gli 82 milioni di euro, 12 milioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+17%). Leggermente in calo, invece, le importazioni che dai 117 milioni del 2014 scendono ai 111 di quest’anno (-5%).

L’intero interscambio nazionale con la Spagna vale, nei primi sei mesi di quest’anno, 18 miliardi di euro, 1,5 in più rispetto al 2014 con una crescita dell’8% per le importazioni e del 10% per le esportazioni. Con un giro d’affari di 5,4 miliardi la Lombardia vale da sola un terzo del totale nazionale.

I dati sono stati diffusi dall’ufficio studi dell’ente camerale di Milano , in occasione di un incontro bilaterale organizzato fra imprese lombarde e operatori spagnoli dell’Asturia sulle opportunità di collaborazione nel settore dell’energia.

Ai primi posti della classifica provinciale per l’export, dopo Milano (684 milioni) ci sono Brescia (389), Lodi (371), Bergamo (361) e Monza-Brianza (145 milioni). Lecco si inserisce fra le province a più forte esportazione, per il manifatturiero, di macchinari, chimica e plastica. Fra i prodotti più venduti anche i prodotti in metallo, i computer, l’abbigliamento, la pelletteria e gli accessori moda.

A grande distanza dal manifatturiero, che da solo assorbe quasi trenta milioni di export, ci sono il trattamento rifiuti (19 milioni di euro) e l’agricoltura (11,4 milioni di euro) in aggiunta a pochi altri settori marginali.

I dati camerali confermano quelli isolati dal Monitor dei Distretti di banca Intesa San Paolo sullo stesso periodo del secondo trimestre 2015, che vedono la Spagna al quarto posto dei Paesi verso cui sono maggiormente indirizzate le esportazioni dei distretti lombardi, con una crescita dell’11,6%.

Per le importazioni invece i prodotti più acquistati dalle aziende lombarde sono quelli derivanti da attività manifatturiere per un totale di 2,4 miliardi di euro, in particolare alimentari, tessile e abbigliamento, prodotti chimici e in metallo, con una crescita decisa (+29%) dell’agricoltura che vale il 6% delle importazioni in Lombardia.