Cronaca / Lecco città
Sabato 07 Novembre 2015
In casa Uil iniziati i grandi lavori
A gennaio la fusione con Como
Tre categorie lasciano la storica sede di corso Martiri
Chimici, meccanici e commercio preparano il trasloco nei nuovi uffici
Tre categorie della Uil (commercio, chimici e metalmeccanici) lasciano la storica sede di corso Martiri per trasferirsi in altri locali (sempre in corso Martiri al 152, vicino alle Poste di Pescarenico). I nuovi uffici saranno inaugurati e operativi tra una decina di giorni.
Enrico Azzaro, segretario della Uilm, spiega: «Abbiamo voluto concentrare in un’unica sede tre categorie del privato per dare agli iscritti un servizio più puntuale. Nei nuovi uffici che saranno riuniti nella sigla Uil industria, ci saranno anche gli sportelli del Caf e quello che segue le vertenze. Nel complesso le tre categorie riuniscono quasi tremila iscritti sui 6500 della camera sindacale».
La nuova sede in corso Martiri non è la sola novità in casa Uil. Da un mese la camera sindacale di Lecco è retta da Danilo Margaritella (segretario regionale Uil) nelle vesti di commissario.«A seguito delle dimissioni del segretario Carmelo Orlando (che è entrato nella segreteria regionale della Feneal) - dice Margaritella - abbiamo deciso che la soluzione migliore per continuare nel percorso verso l’accorpamento con Como sia quello del commissario. Il processo che porterà alla nascita della Camera sindacale del Lario si concluderà a gennaio con i congressi di fusione e di accorpamento delle due organizzazioni. Giovedì 12 - annuncia Margaritella - nella sala della Bps terremo il consiglio territoriale di Lecco, che verrà informato sul percorso è stato deciso un anno fa e che prevede gli accorpamenti: lecco-Como, Mantova-Cremona e Milano-Lodi. In questo modo - continua il segretario regionale - puntiamo a costruire un sindacato a rete che sfrutti le economie di scala , che abbia una maggiore flessibilità e prontezza nel processo decisionale e un attenzione ancora più forte alle peculiarità dei singoli territori. Perché - conclude Danilo Margaritella - siamo consapevoli che per dare risposte alle esigenze dei lavoratori serve un sindacato che sia radicato nei territori».
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