In aumento i casi di Covid. Signorelli tranquillizza: «Il virus c’è, ma non preoccupa più»

«Allarme Covid? No, grazie, abbiamo già dato». Si può riassumere così la risposta che Carlo Signorelli, presidente nazionale della Commissione Vaccini, Nitag, ha dato al nostro taccuino sui dati che provengono dall’Istituto Superiore di Sanità.

In pratica in una sola settimana si sono registrati 1.802 nuovi casi. Più 36,5 per cento rispetto alla settimana precedente. Soprattutto 17 morti, più 70 per cento rispetto a inizio giugno. Più ricoverati con sintomi (54) e in terapia intensiva (3), con aumenti a due cifre delle rispettive percentuali, sempre rispetto alla settimana precedente. Ma anche 2.021 dimessi o guariti, più 152 per cento, a dimostrazione che il Covid non fa più così paura. Ma è anche vero che questo “rimbalzo” dei dati, insignificante se rapportato al periodo della pandemia, in questo periodo di “pace virale” sembra strano. Carlo Signorelli, però, tranquillizza tutti: «La considerazione è molto tecnica: l’infezione da Covid è diventata endemica, ovvero circola e circolerà ancora nei prossimi anni con delle modalità che sono altalenanti, cicliche, stagionali. Non come l’influenza che arriva in una singola stagione: questi sono cicli legati a ogni stagione. Per cui ha una sua diffusione con delle onde che variano di mese in mese. E oggi siamo in questo periodo di picco, ma senza allarmi particolari».

Insomma, il Covid continua a non far più paura. «A me e lei no – scherza Signorelli - . Ma ai pazienti fragili sì. Per questo continuiamo a raccomandare la vaccinazione, l’unica che possa evitare i casi gravi. Dobbiamo sempre tenerla d’occhio, questa malattia. Ma gli aumenti percentuali non sono significativi e in assoluto sono molto bassi».

In autunno però Signorelli consiglia di vaccinarsi ancora contro il Covid senza pensarci su troppo. Il vaccino è sempre più “raffinato”: «Sì, per le categorie a rischio sono raccomandate ancora le vaccinazioni. Sono cambiate le vaccinazioni? Si stanno studiando nuovi sistemi e aggiornamenti alle varianti sempre più efficaci». Ma ci sono o ci saranno altri virus di cui preoccuparsi all’orizzonte? La risposta è naturalmente complessa e articolata: «I virus ci saranno sempre. Ma credo che in questo periodo si dovranno tenere d’occhio i ceppi di virus trasmessi dalle zanzare perché stanno aumentando le arbovirosi, quella categoria di virus che generano queste malattie come la West Nile e la Dengue, trasmessi dalle zanzare. Più la West Nile, che ha diffusione anche da noi, mentre la Dengue è “stanziale”. Si prende solamente nei paesi d’origine».

Signorelli, però, insiste sull’efficacia dei vaccini a tutto tondo. La lezione del Covid è legata proprio all’efficacia di queste misure preventive: «Il morbillo in Europa sta aumentando e provocando grossi guai – spiega l’ex sindaco di Perledo - Da noi, invece, il ritorno del morbillo è limitato perché la copertura vaccinale è migliore. L’89 per cento dei casi di morbillo, da noi, è appannaggio di soggetti non vaccinati. Nell’Est Europa, invece, sta provocando guai grossi, per le sue complicazioni: meglio non prenderselo soprattutto se sei adulto. E perché sta impazzando nell’Est Europa? Perché lì la cultura anti vaccino è molto più forte che in Italia. Con tutte le conseguenze del caso».

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