Cronaca / Lecco città
Venerdì 13 Gennaio 2017
Imprese con la Consulta
«Giusta decisione»
Confindustria: «Rendere nulla una parte del jobs act avrebbe significato un passo indietro», Commercianti sui voucher: «Ora ridurre l’applicazione»
Dopo la bocciatura, mercoledì scorso, della Consulta al quesito referendario della Cgil sull’abrogazione delle modifiche introdotte dal jobs act sull’articolo 18 e il via libera ai due referendum sui voucher e sugli appalti imprese e sindacati guardano al nuovo scenario aperto dall’annuncio da parte della Cgil di ricorso alla Corte Ue sull’articolo 18 e alla data in cui si terranno gli altri due quesiti ammessi.
Tra metà aprile e metà giugno si dovrebbe infatti votare, elezioni politiche anticipate permettendo, sui voucher e sugli appalti, sempre che non intervengano norme di legge che risolvano le due questioni concedendo ciò che si vuole ottenere coi referendum. Intanto anche a Lecco si fanno i primi bilanci della nuova situazione determinata dalle decisioni della Corte Costituzionale.
Da parte imprenditoriale, la presidente di Confindustria Lecco e Sondrio Cristina Galbusera, ricorda che «rendere nulla una parte così significativa del jobs act avrebbe significato fare un passo indietro con l’effetto ulteriore di generare incertezza quando il Paese ha invece bisogno di stabilità».
Quindi la decisione della Consulta «evita di rimettere in discussione un passo verso la modernizzazione del mercato del lavoro che attendevamo da tanto tempo e introdotto dal jobs act. Quello che da sempre chiediamo è di avere regole adeguate ai tempi, in un quadro dove è nostro interesse tenere in azienda risorse umane di esperienza e introdurne di nuove qualificate, indispensabili per competere a livello internazionale».
Per Galbusera «oggi meno che mai il Paese può restare bloccato in un dibattito su un tema che è certamente cruciale ma sul quale si è già intervenuto ristabilendo le norme. Dobbiamo guardare avanti e puntare tutti, imprese e lavoratori, all’incremento della competitività e della produttività. Solo così potremo aumentare anche l’occupazione».
Sul primo referendum ammesso, relativo ai voucher, Confcommercio Lecco sottolinea la contrarietà all’abrogazione e si dice invece «favorevole - afferma il direttore dell’associazione, Alberto Riva - a limitarne gli abusi, diffusi più nell’industria e nell’edilizia che fra le nostre aziende, le quali hanno sempre usato i voucher in base alle esigenze di flessibilità proprie del nostro settore, tanto che risale al 1945 una specifica legge che nel commercio e turismo prevedeva assunzioni brevissime, a termine, solo per i giorni di fine settimana. Gli abusi - aggiunge Riva - sono nati con l’ampliamento dei settori di applicazione, ora senz’altro da ridurre».
Il secondo referendum abrogativo ammesso è relativo alle limitazioni della responsabilità solidale delle imprese nella catena degli appalti, introdotte dalla legge Fornero che ha alleggerito le responsabilità in capo all’azienda appaltante. Perciò si chiede che in caso di violazione retributiva e contributiva verso i lavoratori dipendenti dell’azienda in subappalto ne rispondano in solido sia l’azienda appaltante che l’appaltatrice. «Sono d’accordo - afferma il presidente di Ance Lecco, Sergio Piazza -. In un sistema in cui il subappalto è ormai strutturale serve regolamentarlo e controllarlo in modo efficiente. Fino all’ultimo anello della catena devono valere le stesse regole così si mette un freno a norme di concorrenza sleale sui costi fra aziende»
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