Il traffico? «Non è colpa del ponte»

Viabilità Altra giornata di code soprattutto al mattino e alla sera, ma l’assessore Zuffi nega responsabilità. «Troppo presto per decidere, il fine settimana non fa testo». Ma Valsecchi attacca: «Approssimazione»

«Non possiamo dire che il traffico di Lecco del fine settimana sia colpa della chiusura del ponte Azzone Visconti, visto che c’erano code su tutto il lago».

Renata Zuffi, assessore alla Mobilità, difende il progetto del ponte vecchio a senso unico alternato a fasce orarie, con la chiusura totale al transito veicolare il sabato, la domenica e nei giorni di festa. Da poco più di una settimana è in vigore questo regime viabilistico, ma già domenica si è dovuto procedere con l’apertura del viadotto in uscita dalla città, dalle 18 alle 20.

La sperimentazione continua, ma Zuffi apre a una possibilità di cambiamento: «Se dovessero esserci sempre lunghe code nel fine settimana possiamo riaprire il ponte in alcuni orari, ma la sperimentazione non può finire solamente dopo pochi giorni, dobbiamo valutare ancora». I problemi di viabilità sono partiti da sabato, sono proseguiti domenica e ieri non hanno fatto eccezione, specialmente al mattino e alla sera, dopo le 18, quando le principali arterie cittadine si sono intasate, dal lungolago a viale Turati. Un disagio atteso, in realtà, anche nella giornata di oggi, che si preannuncia calda, soprattutto verso sera, con il ritorno dal ponte lungo. Intanto proprio domenica l’assessore ha visionato il traffico tra i due ponti. «Dopo le 19 la situazione è tornata alla normalità – prosegue –. Non possiamo dire che i problemi di traffico arrivino dalla chiusura del ponte. Certo è che ogni volta che ci sarà bisogno lo apriremo, sarà utilizzato come un aiuto a tutta la viabilità cittadina».

Zuffi fa sapere che già oggi se ci saranno problemi nell’ultimo giorno di ponte lungo, il viadotto (chiuso perché festivo) sarà riaperto. L’assessore guarda al lato positivo della viabilità in settimana. «Intanto dobbiamo dividere il traffico in due: quello composto da persone che lavorano, studiano, hanno bisogno di servizi in settimana e quello composto da chi attraversa Lecco per andare altrove nel weekend. Sono due situazioni diverse. E in settimana le persone, piano piano, si stanno abituando, visto che da poco più di 500 ingressi in città il primo lunedì di apertura siamo arrivati a oltre 1.800 veicoli in entrata in un solo giorno». Sulla segnaletica poco intuitiva, Zuffi annuncia che «stiamo studiando una comunicazione diversa anche per il rosso». Insomma gli uffici in generale sono al lavoro per migliorare la fase di sperimentazione ed evitare grossi disagi in questo periodo. E qualcuno, dall’interno, fa sapere che serve aprire il ponte vecchio per fare uscire le automobili, ma il quarto ponte è progettato per farle entrare in città. Ieri comunque il traffico è stato meno problematico, salvo al mattino, quando molti automobilisti hanno impiegato parecchio tempo per uscire dalla città, intasando soprattutto le vie vicine al ponte Kennedy, tra cui via Adda e via Bezzecca.

Tra di loro anche Corrado Valsecchi, capogruppo in consiglio comunale di Appello per Lecco. «Avevo un appuntamento a Oggiono con mia madre – racconta il consigliere, nonché ex assessore alla Viabilità –. Ci ho messo 38 minuti per uscire da Lecco e pensare che abito sul lungolago. Ma la cosa più sconcertante è che la fila di autovetture che provenivano da sud era ferma a Valmadrera. È evidente che bisogna interrogarsi sul da farsi. Se la sperimentazione dà questi frutti meglio lasciare perdere per non avere presto una rivolta popolare, altro che una petizione».

E ancora: «O si mettono i vigili urbani in tutti i punti strategici per indirizzare le vetture e fluidificare il traffico in attesa che si comprendano bene le regole, sperando che portino dei risultati, oppure è meglio lasciare perdere. Anche la situazione di via Bezzecca, via Aspromonte e via Azzone Visconti rischia di diventare un boomerang se non si svolgono azioni di facilitazione propedeutiche a indirizzare il traffico. Mi sembra che l’approssimazione regni sovrana in questa giunta che continua a giocare allo “Scigamatt” sulla pelle dei contribuenti e cittadini, anziché governare con un po’ di saggezza istituzionale e iniziare a realizzare le rotonde di viale Costituzione, piazza Manzoni e davanti al Larius che avevamo lasciato in eredità».

© RIPRODUZIONE RISERVATA