Il tour delle minoranze parte da Rancio

«Siamo venuti qui per ascoltarvi». C’è stata innanzitutto la rivendicazione di un diverso modo di lavorare nell’assemblea pubblica svoltosi l’altra sera tra i gruppi di minoranza e i cittadini di Rancio presso la sede del gruppo Alpini Medale.

Da un lato, un’opposizione che incontra i cittadini per discutere con loro. Dall’altro lato, un’amministrazione comunale che, secondo le minoranze, si limita a calare delle soluzioni dall’alto. «Ad oggi non c’è alcun documento ufficiale relativo al progetto del nuovo parcheggio che sono venuti a presentarvi» ha esordito Simone Brigatti di Lecco Ideale – Lecco Merita di più. Il riferimento è all’ipotesi secondo cui un privato realizzi un parcheggio con 38 posti auto pubblici e 16 box in un’area di sua proprietà sopra via Bonaiti. «Quel terreno – ha aggiunto Corrado Valsecchi di Appello per Lecco – ricade in una zona ad alto rischio idrogeologico. In base al vigente Piano di governo del territorio lì non si può costruire niente se non le opere tese al consolidamento del versante e alla prevenzione dei rischi».

Secondo le minoranze, inoltre, questo ipotetico nuovo parcheggio, trovandosi in una via a fondo cieco e in una posizione isolata, potrebbe andare incontro allo stesso destino dei posti auto realizzati recentemente a Malavedo ed oggi inutilizzati per problemi di sicurezza. Questo si affiancherebbe all’aumento di traffico, e quindi di inquinamento e rumore. «Quanti abitanti di Rancio sarebbero disponibili a spendere 30 – 40mila euro per comprare dei box lontani almeno 100 metri dalle rispettive abitazioni?» hanno infine chiesto gli esponenti delle minoranze. «Il problema è così grave e sentito che valutiamo qualsiasi soluzione. Voi che cosa proponete?» hanno replicato i residenti. Nel corso del successivo dibattito qualche ipotesi di lavoro è emersa.

Sul breve termine, per esempio, si potrebbe istituire nel rione una zona traffico limitato, anche ridotta, in modo da spingere gli escursionisti che vogliono recarsi sul San Martino a parcheggiare più lontano. Alcuni posti auto presenti nel rione, inoltre, potrebbero essere dedicati ai residenti attraverso l’istituzione delle strisce gialle. Si potrebbe instaurare un dialogo con Linee Lecco al fine di sostituire il bus della linea 1 che entra nel rione, troppo grande per le necessità del quartiere, con dei pullman più piccoli. Questo potrebbe creare le condizioni per nuovi posti auto nello slargo tra via Quarto e via Paradiso, oggi utilizzato dai pullman per girare. «Fondazione Brandolese – ha spiegato Giuseppe Ciresa di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più – in passato si era detta disponibile a cedere parte del loro terreno all’inizio di via Quarto in modo da permettere la creazione di una trentina di posti auto a lisca di pesce, del tutto simili a quelli presenti in viale Dante. Si potrebbe riprendere il dialogo con quell’ente». Per il futuro, tuttavia, la grande scommessa andrebbe fatta sull’area dell’ex vellutificio Redaelli.

«Secondo l’amministrazione - ha sottolineato Mauro Piazza, sottosegretario regionale – dalla riqualificazione di quell’area si ricaveranno tra i dieci e i trenta posti auto pubblici. È un insulto alla città. Bisogna spingere con forza affinché il comune pretenda dal privato molti più posti auto. L’area è molto estesa quindi lo spazio c’è».

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