Cronaca / Lecco città
Mercoledì 09 Dicembre 2015
Il sogno? È un trilocale
Ma la casa si compra meno
La crisi continua: in città calo del 14,9% rispetto al 2014. Il mercato immobiliare insomma è ancora sofferente. Eppure la metà di chi cerca alloggio lo vuole grande
Case grandi, con almeno tre locali, ma restando in un range di spesa compreso tra i 170mila e i 250mila euro.
È questa la fotografia del lecchese alle prese con l’acquisto di un immobile. In attesa che il mercato immobiliare riprenda, se non a correre, almeno a camminare più spedito, Tecnocasa ha effettuato una serie di elaborazioni che permettono di leggere le diverse sfaccettature dell’acquirente tipo in provincia di Lecco.
Secondo i dati messi a disposizione dal gruppo che conta una capillare distribuzione sul territorio, la situazione del mercato è ancora complessa, considerato che nel raffronto tra il primo semestre 2014 e l’analogo periodo di quest’anno le compravendite nella città capoluogo sono diminuite addirittura del 14,9%. Va meglio in provincia, dove comunque tiene banco sempre il segno meno: il calo è stato pari a 1,2 punti percentuali.
Interessante, comunque, analizzare come si muove chi intende acquistare un alloggio sul nostro territorio. Oltre la metà (53,2%) di chi si rivolge al mercato, infatti, ha nel mirino un trilocale. Tanti anche coloro che cercano un quadrilocale (23%), mentre il bilocale è la prima scelta per il 22,2%. Il monolocale è una soluzione senza grande attrattiva a Lecco (1,2%), così come le unità con 5 locali (0,4%).
Anche la relativa disponibilità di spesa è particolarmente consistente, nonostante le note difficoltà del periodo: il 35% è pronto ad affrontare un investimento compreso tra 170mila e 249mila euro, mentre il 24,5% degli acquirenti si colloca nella fascia inferiore, tra 120 e 169mila. Quasi equivalenti le fasce fino a 119mila (16%) e tra 250 e 349mila (16,7%), mentre calano drasticamente – inevitabilmente – gli investitori con il portafogli più gonfio. Il 5,8% si può permettere di spendere da 350 a 474mila euro, l’1,6% tra 475mila e 629mila e lo 0,4% oltre i 630mila euro.
Da notare un altro dato interessante: sempre riferendosi al primo semestre 2015, quasi la metà delle operazioni (47,7%) ha visto protagonisti acquirenti single (giovani, ma anche divorziati e vedovi: il 46,7% tra i 18 e i 34 anni; il 28,9% tra i 35 e i 44 anni).
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