Cronaca / Lecco città
Giovedì 05 Dicembre 2024
«Il nuovo pronto soccorso al Manzoni aprirà la prossima primavera»
Una conferma, l’apertura della nuova ala del Pronto Soccorso in primavera 2025, e qualche novità. È questo l’esito della visita effettuata dal consigliere regionale del Partito Democratico Gianmario Fragomeli al Manzoni.
Nel suo oramai usuale giro di “controllo” delle strutture sanitarie lecchesi, assieme al direttore generale Marco Trivelli, ha constatato che la nuova ala del Pronto Soccorso appare tutto sommato pronta. Ma è stato necessario espletare un’altra procedura per terminare i lavori. Non si è trattato, cioè, solamente, come era parso in un primo momento, di carteggi da scambiare tra ospedale ed enti coinvolti nel processo autorizzativo (Ats, Vigili del Fuoco, ecc.), ma di procedere a veri e propri lavori che hanno coinvolto il collegamento tra ala nuova e ala vecchia del Pronto Soccorso per un totale di quasi 800mila euro (aggiornamento al 31 luglio 2024).
Alla fine, però, tutto sta procedendo per il verso giusto dopo che il lavoro inizialmente previsto in nove mesi si era protratto per ventiquattro; ritardi che, in precedenza, l’ex direttore generale dell’azienda ospedaliera Paolo Favini aveva imputato a chi stava lavorandovi, e che, infatti, era stato richiamato a procedere con maggior celerità. Ma la conferma che entro la primavera dovrebbe essere aperta la nuova ala, viene direttamente da Gianmario Fragomeli: «Ringrazio la direzione e il direttore Marco Trivelli per avermi dato la possibilità di visitare il terzo reparto del mio tour. Tengo molto a vedere concretamente lo stato dell’arte del nostro ospedale Manzoni, la situazione lavorativa dei nostri sanitari, medici e infermieri. E visitando il nuovo e il vecchio Pronto Soccorso ho avuto modo di accorgermi che i lavori sono ormai quasi completati: il collegamento tra vecchio e nuovo Ps è stato effettuato e la nuova Tac a 128 strati è praticamente pronta. Quindi diciamo che al nuovo Pronto Soccorso mancano solo dei piccoli lavori di completamento».
Per cui sta per diventare realtà il nuovo Ps differenziato tra bassa, media e alta intensità nel quale i codici minori, quelli meno gravi, saranno trattati nella vecchia ala del Ps del Manzoni mentre gli altri nella nuova: «Quindi non ci saranno più – spiega Fragomeli – commistioni, come avviene oggi, di barelle che passano in mezzo alle emergenze gravi, ma, appunto una differenziazione ben netta e una qualificazione migliore anche degli strumenti presenti al Pronto Soccorso». Ma non è tutto oro quel che luccica, nel senso che per vedere terminata la riqualificazione dell’intero Ps, nuova e vecchia ala, bisognerà attendere un periodo di sistemazione del vecchio edificio, dopo l’apertura del nuovo. «Sarà un tutt’uno e quindi per un Pronto Soccorso interamente rinnovato, parte vecchia e parte nuova, ci vorranno dei tempi ancora lunghi, che interesseranno buona parte del 2025. Però, oggettivamente, lo stato dell’arte è che oggi c’è già un Pronto Soccorso ben funzionante, come ho avuto modo di constatare grazie al primario Luciano D’Angelo, adeguato in macchinari, che presto sarà dotato di nuovi spazi e nuove attrezzature, ancora migliori».
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