Cronaca / Lecco città
Mercoledì 12 Dicembre 2018
«Il nuovo presidente
sarà un artigiano»
Camera di Commercio, Riva non si sente fuori dai giochi: «Tra Como e Lecco la partita resta ancora aperta», e sul caso Pulsoni: «Montato ad arte per danneggiarmi»
La nuova Camera di Commercio di Como e di Lecco avrà con tutta probabilità un presidente artigiano, ma da via Galileo Galilei, sede di Confartigianato Imprese Lecco, non danno per scontato che alla guida del nuovo ente ci sarà il numero uno uscente degli artigiani comaschi, Marco Galimberti.
infatti Daniele Riva, presidente uscente della Camera di Commercio di Lecco e della territoriale di Confartigianato, per diverse settimane tra i candidati più accreditati a guidare l’ente che nascerà il primo gennaio 2019, non si ritiene ancora fuori dai giochi: «Quella che vede il presidente degli artigiani di Como Galimberti alla presidenza della Camera unificata con Lorenzo Riva degli industriali lecchesi alla vicepresidenza è una delle ipotesi su cui si sta ragionando. L’orientamento del nostro apparentamento è che Confartigianato abbia la presidenza, che poi tocchi a Galimberti o al sottoscritto cambia poco. L’importante è che venga mantenuta questa posizione. Certamente Galimberti rappresenta un territorio più vasto, però ormai l’impegno di tutti è quello di non guardare più queste logiche, ma di andare a rappresentare l’intero territorio lariano. Le intenzioni e i presupposti sono questi, anche se ci vorrà un po’ di tempo per superare questo genere di schemi». Si profila dunque un derby tutto interno a Confartigianato per la guida della Camera di Commercio: «Se non ci sono scossoni – continua Riva – dovrebbe reggere la convergenza che vede la presidenza assegnata a noi artigiani. Se questa convergenza sarà confermata dalle altre associazioni del nostro apparentamento, poi l’accordo tra il presidente Riva e il presidente Galimberti sarà trovato senza nessun problema».
Una candidatura, quella del numero uno degli artigiani lecchesi, indebolita dalle polemiche per il rinnovo di contratto alla segretaria generale della Camera di Lecco Rossella Pulsoni: «Si è trattata di una polemica strumentale e sterile a mio parere, forse anche fatta ad arte per far fuori il sottoscritto. A sei mesi dall’accorpamento abbiamo deciso il prolungamento di contratto per tutelare l’ente. Altrimenti, se ci fosse stato un ulteriore slittamento dell’accorpamento, la Camera di Lecco si sarebbe trovata senza dirigenza. Inoltre Lecco si sarebbe ritrovata, nel nuovo ente, senza il proprio dirigente. A chi avrebbero chiesto informazioni che sono il patrimonio del segretario uscente? E anche la polemica sullo stipendio ha poco senso: stiamo parlando di un ente con un bilancio di 15 milioni di euro».
Una partita, quella sui nomi, che secondo Riva non si chiuderà in breve tempo: «Con il Natale in mezzo, secondo me si arriverà quasi a ridosso della prima riunione di Consiglio. In questi giorni sono stati definiti i numeri di seggi per ciascuna associazione, con il nostro apparentamento, tra artigiani, commercianti e industriali, che potrà contare su 22 consiglieri e quindi su una solida maggioranza. Il prossimo passo sarà designare i rappresentanti di ciascuna associazione».
Una volta chiusa la partita delle nomine, ci si dovrà poi impegnare tutti insieme per il territorio: «Come ho detto fin dall’inizio – conclude Riva – non chiudiamo le porte a nessuno. Al di là dell’apparentamento dei 22, che è certamente un accordo forte, si dovrà allargare la maggioranza anche ad altri che vorranno condividere questo percorso».
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