Cronaca / Lecco città
Domenica 26 Novembre 2017
Il meccanico e “Altecnologie”
Un anno a gonfie vele
Lariofiere: si è chiusa la tre giorni di esposizione, Ciceri: «Qualità e investimenti. È un periodo positivo». Tutti più i segni del settore: crescita del 5,3% in regione
Vent’anni dopo, l’economia del mondo metalmeccanico corre. Così “Altecnologie” ha interpretato questo ritmo, lasciandosi alle spalle tre giorni intensi per le aziende: più di 80 le partecipanti, il 72% dalla Lombardia e con Como e Lecco in testa. La parte espositiva centrale, ma non meno dinamica quella degli incontri formativi o d’affari.
In effetti, il titolo riconduce a una manifestazione proposta da Lariofiere dal 1988 al 2004, per indirizzare le imprese verso il mercato unico europeo attraverso la presentazione di tecnologia e innovazione. Nel frattempo, più che di cambiamenti si può parlare di una era e propria rivoluzione. Eppure diverse imprese presenti in questi giorni nel centro espositivo di Erba avevano vissuto anche quell’esperienza, pur con prodotti ben diversi in gran parte.
«Speriamo che coloro che avevano visto le edizioni di quell’epoca - commenta il presidente di Lariofiere Giovanni Ciceri sull’evento che si è chiuso ieri - ne abbiano percepito le stesse emozioni. Questo è un periodo particolarmente positivo. Ci sono qualità e molta voglia di investire sul futuro con l’industria 4.0. Anche nella nostra zona, che ha una forza economica fondamentale». Tra l’altro, in una delle rassegne che hanno visto ancora una volta le Camere di commercio di Como e Lecco collaborare, aspettando l’aggregazione.
I dati citati da Lariofiere documentano crescita generale, dove però la meccanica è particolarmente vivace, superata solo da chimica, abbigliamento calzature in Lombardia (+5,3% contro 5,4%, 6,2% e 8,5%)
Sono i dati di Confindustria, ma l’artigianato procede anche più vivacemente. E le aziende che hanno partecipato ad “Altecnologie” portano a casa contatti, che sperano di trasformare rapidamente in ordini.
Marco Robotti di Ro-o-Duplex porta il punto di vista di una realtà, nata 40 anni fa per introdurre sul mercato le prime macchine per ufficio offerte dalla tecnologia del tempo: macchine da scrivere e calcolatrici da tavola in testa. Poi diventa il primo rivenditore di zona del marchio Konica Minolta, ma non solo. Ora gli sguardi si posano sulle stampanti 3D: «I nostri clienti - spiega Robotti - sono le Pmi come le grandi industrie. Adesso entrano in gioco anche altri fattori, come la sicurezza o la privacy. Noi lavoriamo molto, a parte Como e Lecco, su Milano Novara e altri mercati ancora».
Un’altra comasca cresciuta nel tempo è l’Asc Franchi, che oggi è arrivata a 18 collaboratori e che ha sempre partecipato anche ad altre rassegne di Lariofiere. O ancora la lecchese Atrebor. Nata a Molteno nel 1989 come azienda che progetta e produce cilindri oleodinamici, oggi – spiega Adriano Cesana – vede impegnate sei persone e ad “Altecnologie” è andata carica di aspettative per far conoscere i suoi nuovi prodotti. Settore che sta tirando? «L’automotive – osserva ancora Cesana – sta crescendo molto. Qui a Lariofiere ad esempio tra la produzione su cui stiamo puntando, le pinze di staffaggio».
Il clima, insomma, è positivo. E Lariofiere lo ribadisce, tracciando la strada per il futuro: «Questo è il momento scelto dal Salone per riproporsi al pubblico, rinnovato e con nuovo slancio, con l’obiettivo di rappresentare un ulteriore fattore determinante per la crescita economica del settore industriale e manifatturiero lombardo».
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