Il futuro della Piccola: «Cultura, eventi e mobilità»

Il Comune di Lecco ha reso noti i risultati dell’incontro dedicato all’ex scalo ferroviario. «Idee che saranno motore per lo sviluppo dell’area»

Cultura, verde pubblico, mobilità. Sono questi i pilastri intorno a cui dovrebbe ruotare il futuro dell’area della Piccola velocità secondo i cittadini. Un risultato che emerge dall’incontro svoltosi il 16 luglio alla scuola primaria Edmondo De Amicis.

Nel dettaglio, i cittadini hanno espresso il desiderio che la Piccola diventi uno spazio per eventi tutto l’anno, accessibile e in grado rispondere alle esigenze di giovani e meno giovani, un luogo di produzione artistica e diffusione della cultura, una sorta di nuova piazza cittadina, un’area di studio e coworking per studenti e professionisti, economico sempre accessibile, uno spazio che valorizzi il verde, la biodiversità e la fragilità creativa.

«Quello del 16 luglio – commenta Giuseppe Rusconi, assessore allo sviluppo urbano – è stato un incontro produttivo su un ambito di trasformazione chiave della nostra città. Abbiamo raccolto visioni e idee in grado di orientare la nostra azione rispetto a quello che si appresta a diventare il 15° rione di Lecco».

Anche il sindaco Mauro Gattinoni ha confermato che le idee emerse nell’incontro alla De Amicis «non resteranno ferme sulla carta ma diventeranno motore per l’azione amministrativa con la quale il comune guarderà alla seconda fase dello sviluppo dell’area». Secondo il progetto approvato nel 2022, il magazzino nord sarà destinato ad attività culturali con tre spazi comunque flessibili che potranno essere utilizzati in autonomia e in maniera differente. Una parte potrà ospitare associazioni, un’altra la biblioteca e una terza la sala mostre. Il magazzino sud, invece, presenterà uno spazio per il mercato con ingresso indipendente, un bar/ristorante con affaccio sulla zona sud dell’area e una sala polifunzionale.

Il metodo

L’evento dello scorso 16 luglio si è svolto secondo la metodologia “world café”, concepita appositamente per promuovere conversazioni informali e costruttive su temi di interesse comune, creando un ambiente accogliente e rilassato simile a quello di un caffè. Affinché questo metodo sia realmente efficace, però, è necessario limitare il numero di partecipanti che, nel caso dell’incontro alla De Amicis, erano una cinquantina.

«Il prossimo primo ottobre – annuncia Gattinoni – ci concentreremo sul torrente Gerenzone con una passeggiata – studio aperta a tutta la cittadinanza. Questo laboratorio si focalizzerà in particolare sul possibile impegno degli spazi di archeologia industriale e sulle necessarie connessioni “verdi”, ovvero prati e sentieri, e “blu”, tra cui fiumicelle, derivazioni e acquedotti, molto diffuse in una delle aree più caratteristiche della nostra città».

Prossimi passi

Il ritrovo sarà alle 17 in corso Monte Santo davanti alla primaria Diaz e ci si recherà in pullman fino al ponte di Malavedo, punto di partenza della passeggiata urbana. Al termine dell’escursione, i partecipanti si ritroveranno presso l’oratorio di San Filippo Neri a San Giovanni. La serie di incontri partecipati organizzata dal comune sul nuovo Piano di governo del territorio si concluderà con una terza serata incentrata su Chiuso e Maggianico. Il laboratorio sarà aperto a tutta la cittadinanza ma saranno coinvolti in particolare gli studenti delle scuole presenti nei due rioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA