Cronaca / Lecco città
Martedì 21 Febbraio 2017
Il credito ai piccoli
è ancora in calo
L’analisi di Confartigianato sui prestiti, la contrazione riguarda tutti i territori della regione. Rimane elevato l’ammontare delle sofferenze
Erogazione di credito bancario ancora in calo nel 2016 per le piccole imprese della provincia di Lecco ma anche per quelle del resto della Lombardia. E a risentirne sono soprattutto i “piccoli” dell’artigianato.
Nonostante ciò nel Lecchese proprio le imprese artigiane si sono distinte riuscendo comunque a mantenere, sul totale dei prestiti erogati al mondo delle imprese, una delle quote di stock di credito più alte della Lombardia.
I dettagli sono nei dati, al lordo delle sofferenze per cui Lecco ha il peggior dato lombardo dopo Pavia, elaborati da Confartigianato con Artigiancassa su fonte Banca d’Italia aggiornati al 30 settembre 2016.
A fine settembre scorso in provincia di Lecco lo stock di crediti al totale delle imprese ammontava a 5,606 miliardi di euro, il 3,6% in meno rispetto a settembre 2015. Sul totale, quasi mezzo miliardo di euro (449 milioni) è lo stock di crediti dedicati agli artigiani, un dato che in un anno perde il 5,7%. Nonostante il calo Lecco mantiene tuttavia una quota di prestiti alle imprese artigiane pari all’8% sul totale dei crediti alle imprese, il doppio rispetto alla media regionale (4,1%). Le altre quote maggiori della Lombardia spettano a Sondrio (12,3%), Como (8,3%), Lodi e Pavia (che come Lecco hanno l’8%) e Varese (7,4%).
Guardando invece alla distribuzione territoriale dei prestiti all’artigianato Lecco assorbe il 4,8% del totale concesso all’artigianato lombardo, a Brescia va il 19,6%, a Milano il 16,8% e a Bergamo il 14,3%.
Sull’andamento delle erogazioni, a settembre 2016 tuttavia in tutte le province lombarde si registra un calo dello stock dei prestiti all’artigianato che vede la flessione meno accentuata a Varese (-2,3%), seguita da Milano (-2,8%) e da Sondrio (-3,6%). All’opposto, a registrare le riduzioni più marcate sono Como (-6,4%), Lodi (-6,2%), Pavia (-6%) e Brescia (-5,9%).
Guardando invece agli ultimi due anni (settembre 2014-settembre 2016), in 11 province lombarde su 12 (Pavia esclusa) la dinamica tendenziale dei prestiti alle imprese peggiora rispetto a quella del trimestre precedente (giugno 2016) e in proposito Lecco, con un -1,2%, è fra le 4 province che segnano i cali maggiori. A fare peggio sono Lodi (che perde il 3,2%) e Monza Brianza (-1,5%), oltre a Mantova col -l’1%.
Che appartengano all’industria, all’artigianato, al commercio o all’agricoltura, nel 2016 peggiora la variazione tendenziale dei finanziamenti concessi dalle banche alle imprese.
Per le imprese sotto i 20 dipendenti, secondo dati della Banca d’Italia elaborati da Confartigianato, nella media lombarda il calo a novembre 2016, rispetto a novembre 2015, è del 4,3% (per uno stock di 4,58 miliardi di euro), un calo maggiore di quello del 3,8% che già si era registrato nel novembre 2015 rispetto allo stesso mese del 2014.
Solo quattro province migliorano la dinamica del credito, ma Lecco non è fra queste e sta invece nel gruppo delle 8 province in cui le cose peggiorano. Andando dal calo meno ampio al più ampio, Pavia passa da -2,3% di novembre 2015 a -2,5% di novembre 2016 e Lecco passa da -5,8% del 2015 al -6,2% del 2016).
Seguono, anno su anno, i peggioramenti di Bergamo, Monza, Sondrio, Mantova e Cremona. Fino alla retrocessione maggiore, quella di Como, che passa da -3,4% di novembre 2015 a -6,4% di novembre 2016.
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