Il Covid arretra
Ma ieri cinque decessi
La situazione Nell’ultima settimana sono sette i morti al Morelli, quattro dei quali non erano vaccinati
Il Covid arretra anche in provincia di Sondrio, sia in termini di contagi che di ospedalizzazioni, ma, dietro di se, non manca di lasciare la tragica scia dei morti.
Cinque, ieri, i decessi censiti nel report di Regione Lombardia, che portano il totale dei morti certificati Covid a 653 da inizio pandemia, mentre Asst Valtellina e Alto Lario, nel proprio bollettino del lunedì, ha censito sette decessi avvenuti al centro Covid Morelli nell’ultima settimana, di cui quattro riferiti a pazienti non vaccinati.
Il quadro complessivo
Si tratta di cinque persone nate negli anni Trenta, una negli anni Quaranta, e una negli anni Cinquanta. Sale, quindi, a 29 il bilancio dei decessi avvenuti al centro Covid Morelli nell’anno appena iniziato, ai quali debbono aggiungersi i 20 morti fra il settembre e il dicembre scorsi. Per un totale di 49 decessi, ad oggi, al Morelli, nel corso della quarta ondata. Numero che sale a 67, se teniamo conto, invece, del complessivo dei decessi Covid di residenti in provincia di Sondrio ricoverati, però, in ospedali di fuori, in particolare, a Gravedona e a Lecco.
Anche il dato regionale, riferito ai morti, ieri, era alto rispetto a quelli di sabato e domenica. Pari a 77 i morti in Lombardia, tali da portare il totale a 38.076 da inizio pandemia, contro i 27 di domenica e i 45 di sabato. Incoraggianti, invece, i parametri riferiti alle ospedalizzazioni e ai nuovi contagi.
Sempre in provincia, Asst Valtellina e Alto Lario ieri,ha confermato il dato riferito venerdì, che dà in 54 i pazienti ricoverati al centro Covid Morelli, contro i 71 di lunedì scorso e in 19 i pazienti con sintomi lievi, contro i 22 di una settimana fa. Nulla a che vedere con il dato di fine gennaio, che dava in 109 i pazienti acuti e in 18 i paucisintomatici con un numero di nuovi accessi settimanali pari a 96.
Oggi questi parametri sono dimezzati, perché dal 7 febbraio si sono avuti 46 nuovi ricoveri,di cui, per 31, sono già intervenute le dimissioni. Un andamento che induce Asst a parlare di «una situazione in continuo miglioramento, in provincia di Sondrio - annota sul proprio report di ieri -, nonostante i numeri dei nuovi ricoveri e dei decessi, nell’ultima settimana, consiglino di mantenere alta la guardia».
I numeri
Non al punto tale, però, dal mantenere in essere i letti Covid allestiti a dicembre in tutta fretta, per far fronte alle necessità, perché il calo dei ricoveri ha permesso di chiudere il reparto Covid del secondo piano del 1° padiglione riattivando così, questa la bella notizia, quattro posti letto dell’Unità spinale, la cui dotazione totale sale a 14 posti letto, cui si aggiungono i 10 di Neuroriabilitazione.
Un trend in discesa dei ricoveri che si misura anche a livello regionale, dove i pazienti seguiti in area per acuti ieri erano 1.913, 21 in meno del giorno precedente, in Terapia intensiva ci sono 162 pazienti, otto in meno. In netto calo anche i nuovi positivi: 16 ieri in provincia di Sondrio, contro i 35 di lunedì 7 febbraio.
Il raffronto con lo stesso giorno della settimana precedente è utile, perché al lunedì la positività registrata è sempre inferiore per una diagnosi contenuta nel fine settimana.
Sono 1.982 i nuovi casi in Lombardia sui 3.116 di sette giorni fa, con un leggero aumento del tasso di positività, pari al 7%, ieri, e al 6,9%, il 7 febbraio. Dimezzatoil numero dei tamponi, 28.275 ieri, 44.765 il 7 scorso.
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