Cronaca / Lecco città
Sabato 12 Settembre 2015
Il cioccolato di qualità
risorsa per le Americhe
Icam: l’esperienza dell’azienda lecchese oltre l’oceano
Lavoratori retribuiti in maniera giusta e regolare
«Rende di più alle popolazioni del centro e sud America coltivare foglie di cacao piuttosto che le piante di coca. E noi siamo in prima linea accanto a loro per produrre tavolette di cioccolato di ottima qualità, non cocaina».
Così il vicepresidente del colosso del cioccolato Icam, Plinio Agostoni, l’altra sera a Villa Monastero al convegno che dà il via al programma della tre giorni di iniziative “Fuori Expo: Cibo&Emozioni” pensata e ideata da Confcommercio Lecco e Confindustria Lecco e Sondrio, con la collaborazione di Lariofiere. Al tavolo dei relatori nella sala convegni, il presidente della “Valle Spluga” di Sondrio Marco Milani e Marco Contu, della “Ghelfi ondulati” di Buglio in Monte, in provincia di Sondrio. Industria che produce “packaging”, cioè i contenitori del cibo. Moderatore Alberto Schieppati, direttore della rivista “Artù Gusto Tendenze Mercati”.
Expo la fa da padrone: il tema è il cibo, l’alimentazione sostenibile, è stato detto l’altra sera al breve ma pur interessante convegno.
“Sostenibilità e sicurezza alimentare: il messaggio di Expo 2015 nelle strategie delle aziende del territorio”, questo l’argomento. E anche il cioccolato può essere doc: «Le piante di cacao sono un po’ come i vitigni - ha reso l’idea il vicepresidente della multinazionale del cioccolato -. L’Icam ci crede e per dimostrare quel che sta facendo seleziona le migliori piante. In alcuni casi poco sfruttate, ma che invece offrono un potenziale commerciale notevole». Plinio Agostoni ha poi fatto proiettare un filmato in cui si racconta tutto della piantagione di cacao peruviana che ha stretto accordi con l’Icam: «Qui i contadini lavorano e sono retribuiti in maniera regolare e giusta per le mansioni che svolgono. Siamo ben felici di incentivare un mercato, nel centro e sud America, basato non sulla cocaina. Chi la coltiva, vessato dai narcos, guadagna poco o niente: per queste persone è molto più conveniente darsi a coltivazioni di essenze legali. Loro per primi hanno tutto da guadagnarci».
E poi, in barba agli svizzeri, la Icam ha acquisito l’industria dolciaria Vanini per produrre «super raffinati cioccolatini» apprezzati in tutto il mondo.
La testa della Icam rimane a Lecco, la produzione invece ad Orsenigo grazie a ben trecento dipendenti che, nonostante la crisi, lavorano per un marchio che la crisi non la conosce.
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