Cronaca / Lecco città
Giovedì 03 Marzo 2016
«Il “Bottegone” ha chiuso?
Strano, mai negato l’ingresso»
Il fruttivendolo di piazza Cermenati denuncia i troppi vincoli
Valsecchi: «Poteva entrare con il muletto e furgone anche se ha fatto danni»
Il Comune fa chiudere il “Bottegone”?
«É vero che ormai il Comune è responsabile di tutto quel che accade ma questa mi sembra davvero grossa».Corrado Valsecchi, assessore alla viabilità nell’occhio del ciclone dopo una riunione con i residenti di Castello per la nuova viabilità e con i vertici di Confcommercio per la chiusura di domenica scorsa del lungolago, apprende dalla stampa che il fruttivendolo di piazza Cermenati avrebbe chiuso l’attività a causa dei vincoli imposti dal Comune. E cade dalle nuvole.
«Io da quando sono in Comune non ho mai avuto richieste di alcun genere da parte del signor Rigamonti - dice - non ha mai chiesto un incontro e non mi ha mai sottoposto alcuna problematica per cui l’affermazione mi coglie alla sprovvista ma da una verifica con gli uffici non ci risulta affatto che le sue dichiarazioni rispondano a verità».
Per prima cosa, assicura il funzionario Alessandro Crippa che ha seguito la pratica negli ultimi anni, l’autorizzazione all’uso del muletto «anche se non dovuta visto che si tratta di un luogo con pavimentazione delicata. Tant’è vero che qualche anno fa aveva rotto le piotte che poi sono state sistemate ma l’autorizzazione all’uso del muletto che si rinnova di anno in anno, l’hanno sempre ottenuta». E qualche anno fa aveva rotto (e sistemato a sue spese) anche lo stemma della città
E il divieto di accesso al camion? «I camion sopra un certo peso non possono entrare - dice ancora l’ingegner Crippa - è sempre stato così ma i furgoni si e sono sempre passati, anche il suo».
Dunque il Comune si chiama fuori da qualsiasi responsabilità. «La piazza è di tutti - aggiunge l’assessore - alcune precauzioni per salvaguardarla vanno prese perchè la manutenzione a spese di tutti i contribuenti è costosa. Non credo che questa scelta possa far chiudere un’attività commerciale in ogni caso, visto che siamo alla vigilia del riordino della ztl, che attualmente è tutt’altro che inaccessibile, se vorrà venire a parlare con me sarò lieto di ascoltare le sue richieste».
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