Cronaca / Lecco città
Martedì 05 Ottobre 2021
Idee d’arredamento e design
Premiato progettista lecchese
Under 40: al concorso “Ideas x wood” menzione a Filippo Bugni
«Abbiamo creato una libreria con puntello, ispirata a quella di Frattini»
Il venticinquenne lecchese Filippo Bugni si sta facendo strada, a piccoli passi, nel mondo del design italiano. Il progettista - insieme al suo collega Andrea Vitali - ha ottenuto una menzione alla terza edizione del concorso internazionale di design “Ideas x Wood”, promosso da Tbu. Il contest è il più importante al mondo nel settore del legno, patrocinato da Adi, FederlegnoArredo e Fsc Italia, rivolto a studenti universitari e progettisti Under 40.
Bugni e Vitali hanno partecipato nella categoria professionisti. «In realtà abbiamo scelto di iscriverci a questo concorso per puro divertimento, una specie di sfida - dichiara il designer lecchese - io e Andrea Vitali abbiamo lavorato a distanza perché il progetto è stato sviluppato in periodo di pandemia. Abbiamo creato una libreria con puntello, ispirata a quella che progettò Frattini. A livello di design un’altra fonte di ispirazione è stato il veliero Amerigo Vespucci, tanto che abbiamo chiamato il progetto “Albero di maestra”».
La libreria ideata da Bugni e Vitali non ha ottenuto uno dei tre premi principali, ma una menzione speciale assegnata dal presidente della giuria, l’architetto Franco Raggi.
Questo riconoscimento è l’ennesimo attestato di una carriera che sembra essere promettente. Un anno fa la tesi di laurea del giovane designer è stata selezionata dall’Adi, Associazione disegno industriale. Il progetto ideato dimostra non solo il talento visivo di Bugni, ma anche la sua voglia di sperimentare.
«La tesi per la triennale l’ho fatta in collaborazione con la Braun, il brief chiedeva di pensare alla cucina in maniera sostenibile. Dopo settimane di ricerca ho svolto esperimenti per trovare un materiale che potesse sostituire la plastica. Prendendo spunto dal mondo della pasticceria ho costruito un elettrodomestico che può produrre una pellicola costituita da acqua, gelatina e glicerina che, dopo un processo di essiccazione, diventa identica al Pvc, ma composta da materiali naturali e, quindi, non inquinanti».
Essendo una tesi universitaria, Bugni non ha ancora prototipato il progetto, che comunque ha riscosso l’interesse dell’Adi. «Ho mandato loro il mio lavoro ed è stato selezionato tra i migliori degli studenti. Questo mi ha portato a esporre il progetto la scorsa estate per un paio di settimane al nuovo museo Adi di Milano e a essere presente nel catalogo 2020 dell’associazione. La mia intenzione è quella di lavorare ancora su questo prodotto, magari con l’aiuto dei docenti del Politecnico».
Bugni, dopo aver concluso la triennale, si era preso il cosiddetto “anno sabbatico”, lavorando come designer in un paio di realtà lombarde, ma dallo scorso settembre ha scelto di tornare sui banchi di scuola, iscrivendosi al corso magistrale di Integrated product design al Politecnico di Milano. «Frequenterò solo lezioni in inglese - conclude - voglio che la mia formazione sia il più possibile completa e non escludo di andare all’esterno, una volta terminato il percorso di studi».
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