Cronaca / Lecco città
Lunedì 29 Gennaio 2018
I “paracadutati” deludono tutti
«Il territorio è stato snobbato»
La scelta a tavolino
delle segreterie preoccupa
le associazioni di categoria
e i sindacati
Fuori Gianmario Fragomeli, dentro Alessio Butti. Merito? Fortuna? Macché, equilibri politici di una e dell’altra coalizione, scelte pedisseque delle segreterie di partito, prese sostanzialmente sondaggi alla mano.
Le ultime 48 ore di compilazione delle liste elettorali (la scadenza per la presentazione è fissata oggi alle 20) saranno ricordate a lungo. Nelle sedi nazionali dei partiti sono circolate voci, richieste, liti furibonde e pianti a dirotto. Alla fine, anche il nostro territorio ha assistito plasticamente alle conseguenze di una gestione puramente “a tavolino” dei collegi. Il parlamentare uscente di riferimento, Gianmario Fragomeli, dovrà giocarsi una difficilissima riconferma in un semplice listino a base proporzionale, peraltro fuori dal suo territorio, a Monza. Fratelli d’Italia, che aveva invece diritto a un collegio sicuro in Lombardia, porta a Lecco un ex parlamentare comasco. Senza contare Laura Ravetto, piemontese di Forza Italia che occuperò probabilmente la prima posizione nel listino bloccato alla Camera di Lecco, Como e Sondrio. Le cronache politiche li chiamano “paracadutati”, il buon senso soltanto “forestieri”. Sta di fatto che in 48 ore le segreterie dei maggiori partiti hanno letteralmente stravolto le richieste dei territorio e la geografia parlamentare. Così, se la politica tace (perché le giostre girano e il giro buono può presto o tardi capitare a tutti), le associazioni di categoria parlano, eccome. E, per una volta, le logiche delle candidature mettono d’accordo imprenditori e sindacati. «È un vero peccato che le cose si svolgano in questo modo – scandisce Daniele Riva, numero uno della Camera di Commercio – catapultare politici sui territorio non è mai bello, poi non stupiamoci se la gente non va a votare». «Cosa posso dirvi – commenta invece sarcastico Lorenzo Riva, presidente di Confindustria, uno che non le manda a dire – le candidature che emergono in questi giorni paiono ormai quasi scontate, prive di elementi di novità. Purtroppo lo sapevamo già, ecco perché noi di Confindustria abbiamo già in calendario un’assise per declinare un pacchetto di nostre proposte al futuro governo».
«La legge elettorale, con un meccanismo che consegnava imperio assoluto ai partiti, non ha certo aiutato a premiare le risorse umane dei territorio – sono invece le parole del segretario Cgil, Wolfango Pirelli - E’ evidente che tutti noi siamo interessati ad avere esponenti del territorio, non solo perché con loro si costruisce un rapporto più diretto, ma perché loro stessi possiedono una conoscenza a priori dei problemi delle nostre comunità. Cosa può saperne chi arriva da altre aree del Paese o della Regione?».
Già, la conoscenza diretta (magari pregressa), il lavoro gomito a gomito, la comunanza di priorità: chiaro che le associazioni di categoria, gli imprenditori, i lavoratori chiedano un profilo simile ai partiti di riferimento. «La conoscenza reciproca è una dinamica fondamentale per noi – chiosa Daniele Riva – con i parlamentari uscenti, al di là delle posizioni politiche, c’è stato un dialogo intenso, un confronto franco. I risultati, tanti o pochi che siano, sono qui davanti agli occhi e soddisfacevano le nostre esigenze».
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