I lecchesi e Sepulveda

Tanta voglia di cultura

Teatro pieno e emozione. Il feeling tra i presenti e lo scrittore

che annovera il Manzoni tra i riferimenti della sua formazione
QUI IL VIDEO INTEGRALE DELLA SERATA

Luis Sepulveda ha riempito, sabato sera, il Teatro della Società e molte persone sono rimaste fuori e si sono dovute «accontentare» del maxi schermo allestito in piazza Garibaldi. È stato un segno evidente di come la nostra città abbia voglia di misurarsi con personaggi di grande spessore, capaci di «allargare gli orizzonti e dimostrarci come sia importante accettare le sfide della vita e guardare le cose con sguardo diverso» come ha detto il sindaco di Lecco, Virginio Brivio. Lo scrittore cileno ha ricevuto il Premio Manzoni alla carriera e la cittadinanza onoraria. Due riconoscimenti che hanno visto riuniti l’associazione 50&Più di Confcommercio Lecco ed il nostro Comune, che, insieme, hanno permesso a tanti di partecipare ad un incontro di grande suggestione. Del resto, la presenza in platea del Teatro della Società del Consiglio comunale, riunito in seduta straordinaria per il conferimento della cittadinanza onoraria, ha dato ulteriore rilievo a tutta la serata e ne ha segnato l’importanza.
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Intervistato da Vittorio Colombo, responsabile dell’edizione lecchese della Provincia e coordinatore del Premio Manzoni, Luis Sepulveda ha raccontato la sua vita divisa tra impegno civile e letterario. Il tutto, a partire da Manzoni ovviamente. La lettura del romanzo «Los Novios», è un ricordo che Sepulveda ha voluto sottolineare come un avvenimento indelebile nella sua memoria. Ed alla lettura dei Promessi Sposi ha accostato, con una certa emozione, la personalità del vecchio professore che glieli ha fatti apprezzare. «Un grande insegnante – ha detto Sepulveda – che oggi sarebbe contento di sapere che un suo ex alunno ha l’onore di ricevere un premio intitolato proprio a Manzoni». Sepulveda ha poi ricordato con grande affetto e partecipazione la figura di Salvador Allende, il presidente del Cile protagonista di una stagione indimenticabile. Non sono mancati, poi, i riferimenti al suo lavoro con Greenpeace in difesa delle balene, quegli enormi cetacei con cui ha diviso anni di lotta e di impegno.
Lo scrittore cileno ha parlato molto anche dei suoi romanzi e della fortuna di quei suoi tanti libri che hanno avuto tanto successo nel mondo. In un filmato girato appositamente per la serata, Carlin Petrini, il fondatore di Slow Food, lo ha definito un Esopo moderno.

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