Cronaca / Lecco città
Sabato 26 Settembre 2020
I candidati più popolari
Ogni rione ha un preferito
Comunali 2020 L’analisi del voto di preferenza casa per casa. Molte sorprese e una certezza: non c’è un leader di tutti i lecchesi
Lo strapotere delle civiche, gli uomini chiave nei rioni, le strategie in vista del ballottaggio. Emerge tutto questo, e molto altro, dai dati delle preferenze scorporati per sezione.
L’idea era quella di realizzare la “top 3” di ciascuno dei 43 seggi lecchesi. Ne è uscito un mosaico straordinariamente eterogeneo: vere e proprie roccaforti che i singoli “colonnelli” dovranno impegnarsi a difendere o assaltare, battaglie all’ultimo voto in seno a ciascuna comunità. E, ovviamente, la straordinaria prestazione delle civiche. Basti pensare che, tra i 43 seggi (escluse le minisezioni ospedale e Airoldi e Muzzi), in nove prevale Lecco Ideale (Antonio Rossi, ma anche Filippo Boscagli, Viviana Marini, Dario Romeo ed Ezio Venturini), in 10 Fattore Lecco (con il terzetto di ferro Emanuele Torri, Chiara Frigerio e Matteo Ripamonti). Praticamente la metà, con Fratelli d’Italia (5), Lecco Merita di Più (4), Sinistra (2) a inseguire a distanza. Undici invece per il Pd e, udite udite, nessuno per la Lega, a certificare una crisi che non è solo nel voto globale.
Casa per casa
Ma andiamo con ordine, e avviamoci quartiere per quartiere alla scoperta di sorprese e trionfi individuali. In centro Lecco, seggi di via Ongania, prevalgono Marco Caterisano (esercente molto conosciuto) ed Emilio Minuzzo (che capitalizza quella che è comunque una storica prevalenza del centrodestra). Tengono botta Andrea Corti (Lega) e Simona Piazza. Con i seggi dal 3 al 7 si trasloca sul Viale e qui, come detto, la battaglia è stata tra le più aspre. Antonio Rossi da solo supera i 60 voti, ma inanella due secondi posti Francesca Bonacina, due terze piazze e un primato Pietro Regazzoni (una sessantina di voti anche per lui) e arriva a battere Rossi la pasionaria Maria Sacchi, dem pure lei; chiude i conti dei podi anche un volto storico di Santo Stefano, Gianni Caravia, mentre paga lo strapotere di Rossi il pur conosciuto Fabrizio Arrigoni.
Con i seggi dall’8 all’11 e con il 13, si ritorna in centro, ma inglobando anche Pescarenico, e i nomi cambiano. Lecco Ideale resta protagonista, sì, ma con le ottime performance di Filippo Boscagli (accesissima la battaglia, una vittoria a testa, col dem locale Nicolò Paindelli). Torna sugli scudi Minuzzo, che conquista due seggi e altre 60 preferenze, e si affacciano sulla scena l’esercente del centro Chicca Brambilla, Lega, e l’ex giornalista e oratoriano di Lecco Giovanni Tagliaferri, Pd. Sorvolando i quattro seggi di Castello, invece, la sensazione è quella di un passaggio di testimone. Antonio Rossi ne vince due (26 e 22 voti), Dario Romeo il terzo (sempre Lecco Ideale), ma ecco avanzare prepotentemente Fattore Lecco. La civica di Gattinoni mette a referto il primo posto di Armando Turrisi al seggio 15 e il secondo di Marco Riva al 14, dove timbra presenza anche il residente Giovanni Colombo, Lega.
Da Olate si cambia
È solo l’inizio. Olate e Bonacina, infatti, sono terra di Emanuele Torri, risultato poi nella top 5 dei più votati in assoluto. Bene anche Anna Sanseverino, mentre in quel di via Timavo va in scena la clamorosa tripletta di Fattore Lecco: Torri, come detto, Chiara Frigerio e Stefania Valsecchi. Più eterogenea la situazione a San Giovanni, dove ad un Fattore Lecco sugli scudi (e alla coppia Pietro Regazzoni e Simona Piazza per il Pd) risponde il quartetto Antonio Rossi, Andrea Corti, Emilio Minuzzo e Marco Caterisano. Doppietta per Simona Piazza, invece, nei quartieri alti. Proprio a Laorca è Gino Buscaglia a regalare il primato alla Sinistra, con Alberto Pirovano doppia medaglia d’argento a “casa sua” e i giovani Giovanni Tagliaferri e Simone Brigatti (Lecco Merita) a giocarsi il seggio rancese 24.
Rotta verso Acquate, dove si annusano i primi esordi dello scontro più infuocato dell’intera tornata: Fattore Lecco contro Fratelli d’Italia. Nelle scuole di via Battisti, Emanuele Torri e Luca Visconti incrociano le lame con la coppia Giacomo Zamperini e Alessandra Rota. Timbra, inoltre presenza Cinzia Bettega (pochi picchi ma preferenze costanti per la leader leghista), Daniele Blaseotto per la sinistra. Come detto, però, rotta verso Germanedo e Belledo. In riva al Bione si consuma la battaglia tra Giacomo Zamperini e Chiara Frigerio (praticamente interna all’oratorio): i due si prendono quasi un centinaio di preferenze, e il primato di due seggi a testa. Sparring partner ancora una volta Emanuele Torri, il locale Mattia Bernasconi e la coppia Filippo Boscagli e Chiara Nichetti. A Belledo, è ancora e sempre oratorio. Consensi decisivi per Ripamonti e Torre di Fattore Lecco, ma ecco farsi largo anche il dem Luigi Comi. Chiudono i conti Maggianico e Chiuso. Maggianico (almeno per quanto riguarda le preferenze) è terra dem, con la tripletta di una formidabile Paola Tavola e le ottime performance di Antonio Pattarini e Giovanni Tagliaferri (ma attenzione a Alberto Andreani, Lecco Merita, che tiene alta la soglia di centrodestra). Infine chiuso, dove Rita Fava (Sinistra) e Viviana Marini (Lecco Ideale) confinano al terzo posto una comunque presente Paola Tavola.
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