
Cronaca / Lecco città
Giovedì 24 Maggio 2018
I bikers-giostrai, raduno da tutta Italia
in ricordo di Mauro
L’amico morto a 27 anni in un incidente - Da allora a Castello un omaggio senza lacrime
Giostrai dentro. Gente abituata a sorridere alla vita sempre, in ogni occasione. Anche nelle commemorazioni più tristi, come quella della morte di uno di loro, Mauro Formaggia, del “Clan Formaggia”, com’è scritto all’ingresso della tomba di famiglia, avvenuta più di due lustri fa (nel 2005).
Ci sono modi differenti di affrontare i lutti e le disgrazie. Il loro modo si è fatto notare ieri al cimitero di Castello: un raduno dei bikers “viaggianti”, anzi dei “Travelers”, sulle loro rombanti Harley Davidson (con qualche intrusione di Moto Guzzi e Triumph), non è passato inosservato. Loro, imprenditori degli spettacoli viaggianti, delle giostre, dei Luna Park, si sono ritrovati per l’ottava volta per la “Mauro Run”, davanti alla tomba di questo sfortunato collega, per loro semplicemente un “fratello”, scomparso all’età di soli 27 anni per un incidente sulla A4, all’altezza di Ospitaletto. Da quel momento in poi i suoi amici (ma molti di questi “lavoratori del divertimento” sono imparentati), si sono ritrovati per tributare a Mauro un ricordo per niente formale né triste.
Anzi. In sella alle loro rombanti Harley si sono dati appuntamento da tutto il Nord Italia per salutare Mauro. E l’hanno fatto a modo loro. Nessun volto triste o di circostanza, ma solo tanta gioia di ritrovarsi per una volta tutti insieme al di fuori del lavoro, accomunati nel ricordo di una persona cara. Da Lignano Sabbiadoro a Rimini, da Voghera a Trento, dalla Valtellina al Veneto, sono arrivati da ogni dove in una sessantina e più.
Alla spicciolata, in una giornata di pioggia, senza perdersi d’animo si sono dati appuntamento nell’ala C del cimitero di Castello dove Mauro è sepolto in una tomba anch’essa particolare: al posto del lumino classico, e un po’ triste, un carillon a forma di giostrina dei cavalli. E una foto di Mauro che ne riflette l’animo avventuroso e allegro.
Mauro, tra l’altro, è stato il fattore aggregante di questi giostrai. In suo nome hanno fondato il primo moto club, anzi patch (come le pezze che si cuciono sui giobbottoni di pelle) club, dedicato esclusivamente a chi opera nel mondo degli spettacoli viaggianti. Una festa, insomma, anche se si trattava di commemorare il “caro estinto”.
Carlo Contiero, che è anche il principale sostenitore del Luna Park di Lecco, spiega: «Io e Nicky Callegari abbiamo fondato un club in memoria di Mauro nel 2016. Ma già prima eravamo partiti dalla sua grande passione per la moto, per le Harley. Lui ne aveva comprata una nuova di zecca, ma è morto prima di potersela godere. Noi abbiamo sollecitato papà Aldo a tirarla di nuovo fuori e, non subito, ma ce l’abbiamo fatta. Ora solca le strade insieme a noi: è come se Mauro ci seguisse sempre».
La commemorazione a Castello e poi la “Mauro Run” si è spostata sul Garda, sulla strada della Forra conosciutissima da tutti i motociclisti italiani. Quindi cena a Bussolengo dove i “Travelers” si sono fermati anche a dormire. Tutti uniti sotto il segno dell’aquila («Simbolo di Libertà, perché noi siamo tutta gente libera», ci spiegano), la scritta “Travelers” e l’immagine del carrozzone di una volta (ora ci sono camper, home caravan e roulotte modernissime), dove i giostrai vivono. Carrozzone ghermito dagli artigli dell’aquila per essere portato in cielo e in giro per l’Italia. Come avrebbe voluto vivere anche Mauro.
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