Cronaca / Lecco città
Sabato 27 Febbraio 2016
Guzzetti sulle banche saltate:
tradita la fiducia dei clienti
Etica e risparmio, Il presidented i Fondazione Cariplo a margine di un convegno di Confindustria
A margine del convegno di Confindustria, a Roma, alla vigilia dell’incontro degli imprenditori con Papa Francesco, Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, ha commentato la vicenda delle quattro banche (Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti).
«Si tratta - ha detto - di una vicenda che ha interessato centinaia di migliaia di risparmiatori, a pagarne le spese sono state solo persone che hanno posto la loro fiducia verso altre persone che incontravano ogni giorno allo sportello e che, con ogni probabilità, le stavano portando con un falso sorriso sul lastrico».
Per comportarsi in maniera etica, un’impresa «deve avere chiari due elementi di riferimento imprescindibili: l’uomo e l’ambiente» ha detto ancora Guzzetti.
Un’impresa, continua Guzzetti, «deve sentirsi parte di un contesto e di una realtà virtuosa, se questa impresa fa bene la sua attività aiuta a risolvere i problemi dell’ambiente e dell’uomo».
Il presidente di Fondazione Cariplo ha poi paragonato un’azienda ad una persona: «È più difficile essere onesto, ma se si riesce, si ottiene un grande riscontro e un fortissimo piacere di sentirsi a posto con la coscienza».
“Fare insieme” è lo slogan scelto da Confindustria per questa due giorni che, dopo una giornata di analisi e riflessione, porterà oggi settemila imprenditori dal Papa (tra loro anche una delegazione di Unindustria Como guidata dal presidente Fabio Porro e dal direttore generale Antonello Regazzoni).
«Lo abbiamo chiamato Giubileo dell’Industria - ha detto ieri il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi -, proprio per dare il segno di un evento per noi particolarissimo, in un anno particolare anche per la Chiesa. Oggi il compito che gli imprenditori hanno è molto più grande di quanto non fosse in passato. C’è una crisi di fiducia che ha colpito soprattutto le famiglie e i giovani. E la risposta a questa crisi può arrivare dall’impresa e dal lavoro, che vuol dire restituire speranza e dignità. Abbiamo una responsabilità morale cui non vogliamo sottrarci».
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