Gli uffici di Linee Lecco alla Piccola sono abusivi

Il Comune si assume la responsabilità dell’errore compiuto nell’iter per l’autorizzazione alla costruzione. «Errore grave» commenta Simone Brigatti di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più

La struttura di Linee Lecco al parcheggio della Piccola è tecnicamente una costruzione abusiva. È quanto emerge da una delibera dello scorso 30 maggio con cui la giunta di Mauro Gattinoni ha annullato in autotutela i provvedimenti con cui due anni fa la stessa giunta aveva approvato il progetto di realizzazione di quella struttura.

Se si fermasse qui, il cittadino medio potrebbe pensare che si tratti di normale burocrazia italiana. C’è però un piccolo particolare: nessuno sapeva niente dell’atto di Palazzo Bovara fino a quando non è stato reso pubblico sull’albo pretorio, l’altro ieri.

“Si tratta di una novità. – conferma Mauro Frigerio, presidente di Linee Lecco – Abbiamo preso atto della delibera pubblicata sull’albo e stiamo facendo tutti gli approfondimenti del caso con i nostri consulenti per capire cosa fare”.

Linee Lecco è la società che gestisce sia il trasporto pubblico a Lecco e nei comuni circostanti sia i parcheggi a pagamento nel capoluogo ed è partecipata al 100% dal Comune di Lecco. La struttura “abusiva”, nel dettaglio, doveva ospitare la dataroom da cui il personale di Linee Lecco avrebbe portato avanti la gestione di tutti i parcheggi a pagamento della città di sua competenza. In quella palazzina tecnica, peraltro, oltre al personale avrebbero trovato posto anche i server della società, fondamentali per un monitoraggio in tempo reale della situazione. In realtà, il personale di Linee Lecco ha potuto lavorare in quei locali per poco: a maggio 2023, tre mesi dopo l’inaugurazione, la struttura è stata chiusa e da allora è rimasta inutilizzata.

Questa mattina, al termine della conferenza stampa sulla nuova festa del lago e della montagna, il Comune si è assunto la responsabilità dell’errore commesso nell’iter autorizzativo che ha portato alla costruzione della struttura, sviluppatosi tra il 2021 e il 2022.

Rimane però un tema di tempistiche, come rilevato anche da Simone Brigatti: “Nonostante le nostre ripetute domande, – sottolinea l’esponente di Lecco Ideale – Lecco Merita di Più – l’amministrazione non ha comunicato per tempo e in modo chiaro né a Linee Lecco né ai consiglieri comunali la natura del problema. Perché? Evidentemente hanno scelto di nascondere la situazione fino a quando hanno potuto”.

Ora le possibilità sono tre: si abbatte la palazzina; Linee Lecco fa ricorso al Tar Lombardia contro palazzo Bovara; si aspettano 90 giorni senza fare alcunché in attesa che, in base alle normative, il manufatto passi al comune, il quale dovrà poi trovare una soluzione. Di certo, come ammesso anche dallo stesso Gattinoni stamattina, il problema non si risolverà in tempi brevi e pertanto quegli uffici rimarranno inutilizzati ancora a lungo.

“Mi auguro – conclude Brigatti – che si trovi presto una soluzione diversa dall’abbattimento di quella struttura, comunque importante per il lavoro di Linee Lecco. L’errore del Comune è grave, avrebbero dovuto comunicarlo per tempo ma almeno si sono assunti la responsabilità dell’accaduto. Speriamo lo facciano anche per le altre questioni ancora aperte”. Una fra tutte è quella riguardante il bilancio che la partecipata del Comune approverà a breve secondo i suoi calcoli, diversi da quelli di Palazzo Bovara.

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