Cronaca / Lecco città
Mercoledì 22 Giugno 2016
Gli artigiani e le banche
Come ottenere credito
Un incontro sulla finanza aziendale, Riva: «È utile capire come vengono valutate le imprese», Tonini: «Il confidi garantisce fino all’ 80% del prestito»
Il rating, ora, è meno misterioso, per gli artigiani che in massa hanno scelto di partecipare all’incontro organizzato da Confartigianato Lecco nella sede di via Galilei.
Si è registrato infatti il tutto esaurito in occasione dell’iniziativa promossa dal sodalizio in collaborazione con il Credito Bergamasco, voluta per puntare i riflettori sui rapporti tra imprese e banche.
Sono stati oltre sessanta gli associati che hanno voluto approfittare di questa occasione, utile per capire quale sia la logica con cui gli istituti di credito “giudicano” gli artigiani che richiedono un finanziamento.
A introdurre l’incontro è stato Edoardo Persenico, responsabile dell’ufficio Credito, che ha dedicato una parte del proprio intervento alla sottolineatura del ruolo dell’ufficio credito di Confartigianato Lecco, in grado di affiancare gli artigiani nelle decisioni riguardanti i piani di sviluppo, di investimento o di ristrutturazione del debito.
«Partendo da un’analisi della situazione finanziaria – ha spiegato -, possiamo indicare le potenzialità di crescita e i punti di criticità, consigliando le linee di credito più adeguate e accompagnando l’imprenditore nelle scelte e nei rapporti con le banche».
Quindi microfono ad Andrea Ferretti, docente universitario e giornalista, cui è spettato il compito di illustrare alla platea i misteri del rating: «È la sintesi di un insieme coerente di valutazione di tutti gli elementi di giudizio tradizionalmente utilizzati per determinare il merito creditizio. Le quattro componenti sono rappresentate dal bilancio dell’impresa; dallo score qualitativo, ossia dalle caratteristiche del settore di attività e dalle specificità dell’azienda rispetto al mercato, dalle sue capacità produttive e dalle politiche organizzative e di marketing; dalla “centrale rischi”, cioè la posizione totale e gli utilizzi verso il sistema finanziario; infine dal cosiddetto “andamentale interno”, ovvero lo storico che si ha con la propria banca». Soddisfatto per la partecipazione degli associati il presidente Daniele Riva, secondo cui «è di estrema importanza comprendere i criteri e gli elementi che le banche prendono in considerazione per valutare le imprese nella formazione del rating e nella determinazione del merito creditizio. La conoscenza di questi meccanismi - ha sottolineato Riva - da parte dei piccoli imprenditori che operano con le banche è fondamentale per poter avere una maggiore consapevolezza al momento di domandare un finanziamento».
Infine, lo sguardo del segretario generale Vittorio Tonini, che ha voluto rimarcare che «per sostenere le necessità di credito degli associati mettiamo a disposizione lo strumento della garanzia, che agevola le imprese nell’ottenimento dei finanziamenti. Con il servizio dei Confidi possiamo garantire fino all’80% della cifra erogata, alle migliori condizioni presenti sul mercato».
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