Gli Artigiani ai prefetti
«Tutelare la sicurezza
di autisti e viaggiatori»
Bus sostitutivi Troppi pericoli sulla linea Lecco-Sondrio. Appello della categoria soprattutto per le tratte notturne. «Sempre meno operatori disposti a garantire il servizio»
Non è caduto nel vuoto l’appello lanciato pochi giorni fa, su queste stesse colonne, dal sindacato Fit Cisl di Sondrio, in merito al grave problema venutosi a creare, in particolare, sulla corsa delle 22.06 dell’autobus sostitutivo del treno, in partenza dalla stazione di Lecco con direzione Sondrio.
Non l’unica corsa sulla quale si sono creati e si creano problemi legati alla sicurezza e all’incolumità di autisti e passeggeri, perché problemi si hanno anche in alcune tratte della provincia di Sondrio, ma certamente quella più esposta.
Valori imprescindibili
Per la quale ha chiesto aiuto alle Prefetture di Lecco e Sondrio anche Natalia Cristini, ad e presidente di Stps cui, ieri, si è affiancata anche Confartigianato imprese Sondrio.
«Ci siamo rivolti alle Prefetture di Sondrio e Lecco nella convinzione che la sicurezza e l’incolumità sono valori imprescindibili che spetta solo ed esclusivamente alle autorità preposte preservare e garantire - scrivono nel comunicato stampa diramato ieri da Confartigianato imprese Sondrio -. Abbiamo inviato al prefetto di Sondrio, dottor Roberto Bolognesi, e al prefetto di Lecco, dottor Sergio Pomponio, una lettera in cui si chiede che vengano poste in essere azioni per tutelare l’incolumità e la sicurezza con particolare riferimento alle aree di arrivo e di partenza dei mezzi e lungo le tratte interessate dai bus sostitutivi delle corse ferroviarie serali e notturne sulla tratta Milano-Lecco-Sondrio-Tirano. I rischi concreti sono, da una lato, quelli relativi alla sicurezza dei viaggiatori, sia nelle fasi di attesa negli stalli sia nel corso del tragitto sui mezzi, dall’altro la disponibilità degli autisti che si rifiutano di svolgere il servizio per comprensibili timori per la propria incolumità».
Punti di non ritorno
Una situazione grave, di cui abbiamo dato conto alcuni giorni fa per il tramite di Claudio Porta, autista Stps e delegato provinciale del sindacato dei trasporti Fit Cisl, che ha portato all’evidenza un problema presente da tempo, ma che sta raggiungendo punti di non ritorno e prova ne è quanto accaduto martedì 16 gennaio, al vettore, uno storico autotrasportatore di Talamona cui Stps appalta il servizio, quando si è trattato di partire dal piazzale della stazione di Lecco per Sondrio con la corsa delle 22.06.
Causa le lamentele di un giovane in evidente stato di esagitazione, che si è infilato sotto il davanti del bus per impedirne la partenza, si è mezzo denudato e, poi, è salito sul mezzo ed ha preso a testate un passeggero, l’autobus è partito con un’ora di ritardo nel panico generale e, una volta ad Ardenno, l’autista, già sufficientemente provato, ha dovuto fare anche una fermata extra perché altri giovani esagitati hanno preso a pedate la porta affinché si aprisse e li facesse scendere. Quando, invece, questi autobus sostitutivi posso effettuare solo le fermate canoniche del treno e non altre. E non è tutto perché Porta ha narrato di problemi in sede di esibizione del biglietto «che molti non hanno, anche italiani, non solo stranieri», ha detto, in tema di fermate, di trasporto delle biciclette che questi autobus non possono portare, di trasporto dei cani senza museruola, che non è possibile, oltre a liti per il fatto di non poter fumare.
«Gli operatori professionali sono preoccupati per questo stato di cose e ci hanno chiesto - dicono da Confartigianato imprese Sondrio - di attivarci affinché vengano poste in essere azioni e misure per contrastare questi fenomeni di aggressività che coinvolgono gli autisti e che rischiano, se non arginati, di coinvolgere sempre più anche gli stessi utenti dei servizi».
Da qui l’appello alle Prefetture perché si attivino, d’intesa con le forze dell’ordine, nei modi che reputano più consoni.
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