
Cronaca / Lecco città
Sabato 26 Aprile 2025
Giovani lecchesi al funerale di Papa Francesco. «I ragazzi si ricorderanno di questi giorni»
Parlano i sacerdoti che hanno accompagnato gli adolescenti a Roma
Lecco
Migliaia i lecchesi che già da giovedì e poi dalle prime ore di questa mattina, si sono silenziosamente messi in fila per entrare in piazza San Pietro, a Roma, per presenziare alle esequie di Papa Francesco in una Roma blindata per l’arrivo di decine di capi di stato tra i quali Trump, Zelensky e tantissimi altri. I primi fedeli delle nostre province hanno raggiunto Roma già giovedì notte, partendo alle 24, e si sono messi in fila ai varchi presidiati dai metal detector del Vaticano all’alba, prima delle 5 di mattina. Altri si sono svegliati alle 4 per non perdere l’occasione di entrare in piazza. Poi dalle 10 i funerali che hanno riunito i fedeli in un misto di dolore, emozione, commozione ma anche orgoglio per l’essere riusciti ad arrivare a Roma in questo frangente, malgrado tutto, storico.
Soprattutto tantissimi adolescenti perché inaspettatamente il Giubileo degli Adolescenti, già stabilito da mesi, è coinciso con i funerali di questo Papa così caro ai più giovani. Centinaia gli “Ado” che dalle parrocchie della provincia di Lecco si sono dati appuntamento venerdì dalle 18 alle 19.30, per la preghiera della Via Lucis (stazioni della Risurrezione e Pentecoste) nella scalinata della Chiesa dei Santissimi Pietro e Paolo all’Eur. Poi oggi, dopo la messa esequiale di papa Francesco, si sono ritrovati in piazza Santa Croce di Gerusalemme per il passaggio della Porta Santa alla Basilica di San Giovanni in Laterano, guidato dall’Arcivescovo di Milano Mario Delpini. Domani, domenica 27 aprile alle 10, si terrà la messa presieduta dal cardinale Pietro Parolin nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Un cardinale, tra l’altro, che sarà tra gli elettori del conclave e che è dato tra i favoriti per l’ascesa al soglio di Pietro.
Don Gianmaria Manzotti responsabile della pastorale giovanile valsassinese non ha dubbi: «Sono giorni inediti per il lutto del Santo Padre e per il Giubileo degli adolescenti. I ragazzi si ricorderanno sicuramente di questi giorni ma anche dei momenti di preghiera e del passaggio delle porte sante vissute insieme e con altri adolescenti dell’Italia e di diverse nazionalità. Infine gli adolescenti verranno a casa con quella gioia che li rende originali nella loro quotidianità».
E don Marco Della Corna responsabile della pastorale giovanile della comunità Pastorale Madonna del Rosario è convinto della “storicità” di questo momento. Unico e irripetibile: «Sicuramente l’esperienza è positiva. Venerdì siamo passati in Basilica di San Pietro per salutare il Papa, la sua salma, anche da parte di chi ce l’ha chiesto in parrocchia. Oggi ci siamo svegliati all’alba e poi abbiamo vissuto insieme le esequie». Più sorrisi che lacrime per Papa Francesco. Ma questo è un bene: «I ragazzi sono ragazzi – ammette don Marco - . C’è anche la dimensione della gioia dell’essere insieme, dell’incontrare tanti ragazzi della loro età, di tante nazionalità diverse e sicuramente anche questa celebrazione e questo viaggio inaspettato è diventato l’occasione di raccogliere qualcosa di quello che Francesco ci ha insegnato. Non capita spesso che un funerale di un papa sia partecipato così massicciamente da giovani. È impegnativo, ma tutti lo stiamo facendo con grande entusiasmo».
E forse da lassù anche Papa Francesco nel vedere tanti giovani è davvero felice di aver dato l’ultimo saluto terreno ai suoi fedeli nei giorni del Giubileo dei “suoi” adolescenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA