Cronaca / Lecco città
Domenica 15 Ottobre 2017
Giovani commercialisti
Maffei in Giunta nazionale
«Molto motivante l’opportunità di trasferire le competenze maturate a livello locale»
L’assemblea dell’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ha eletto Andrea Maffei membro della Giunta Nazionale.
Per la prima volta, un commercialista lecchese entra a far parte dell’ organismo esecutivo, composto da 15 membri, che rappresenterà i Giovani Commercialisti per il triennio 2017/2020.
Questo incarico rappresenta il coronamento dell’attività e dell’esperienza maturate da Andrea Maffei nell’Unione Giovani Commercialisti di Lecco già dai tempi in cui svolgeva il tirocinio professionale.
Entrato a far parte del Direttivo dell’Ugdcec di Lecco nel 2012, ha in seguito ricoperto le cariche prima di vicepresidente e presidente.
«L’esperienza che ho maturato in questi anni - spiega Maffei - ha avuto un ruolo fondamentale. Un risultato importante è stato quello di aver costituito un gruppo dirigente formato da giovani colleghi qualificati, capaci e fortemente motivati. Da presidente dell’associazione lecchese ho organizzato eventi formativi e conviviali finalizzati a favorire rispettivamente la conoscenza tecnica, la socializzazione e lo scambio di esperienze tra i giovani colleghi e i praticanti. La fase iniziale della professione e, ancora più quella del praticantato, è molto delicata poiché il giovane, alle prime esperienze, spesso incontra difficoltà ad integrarsi nella nuova dimensione della professione. Se il mio scopo iniziale era quello di rilanciare l’Unione Giovani di Lecco, posso dire di averlo pienamente conseguito».
Ora il passaggio alla giunta nazionale, una sfida che Andrea Maffei ha raccolto con grande convinzione: «Ho ritenuto molto motivante l’opportunità di trasferire le competenze maturate a livello locale in ambito nazionale e di farmi portavoce delle istanze dei professionisti della Lombardia, con particolare riguardo al territorio lecchese - sottolinea - Inoltre, si deve ricordare che siamo in una fase storica molto delicata per la nostra professione. Tutto ciò, ad esempio, perché nel corso degli anni il legislatore ha introdotto numerosi e sempre più crescenti adempimenti che rappresentano un onere sia per i commercialisti che per i contribuenti. È quindi assolutamente necessario un intervento sindacale mirato ad una sostanziale e concreta semplificazione degli adempimenti fiscali e burocratici».
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