Cronaca / Lecco città
Domenica 16 Giugno 2019
Ghislanzoni e la Scapigliatura
un secolo e mezzo dopo
Molte le iniziatiative nel Lecchese. Mentre il Teatro della Società resta tristemente chiuso
La ricorrenza del centocinquantesimo anniversario della prima rappresentazione de I Promessi Sposi musicati da Errico Petrella su libretto di Antonio Ghislanzoni , avvenuta a Lecco, nel Teatro della Società il 1° ottobre 1869 è l’occasione per (ri)accendere i riflettori sulla scapigliatura. Questo movimento artistico e letterario, nato a Milano, ha trovato nel nostro territorio un ambiente particolarmente fecondo per scrittori, pittori e musicisti.
A Varenna, sono state presentate le iniziative legate a questa ricorrenza. Anna Ranzi, conservatore della Casa Museo di Villa Monastero, ha annunciato che in autunno si terrà una mostra con documentazione inedita (lettere, manoscritti e altro), di Vespasiano Bignami, Antonio Ghislanzoni e Amilcare Ponchielli provenienti da un fondo tuttora in fase di studio.
Gaetana Santini Gatti, capo delegazione dei FAI di Lecco ha sottolineato come le Giornate Fai di Primavera 2010 avranno luogo a Maggianico, il rione che vide la presenza di numerosi scapigliati: Ponchielli e Gomez in primo luogo.
Angelo Rusconi, musicologo e presidente di Res Musica, ha sottolineato la necessità di recuperare l’opera, sia dal punto di vista della composizione lirica, caratterizzata da melodie ricche di ispirazione e di fascino, sia dal punto di vista del libretto, che ha saputo mantenere intatte le suggestioni poetiche dell’opera manzoniana.
Francesco D’Alessio, studioso e membro del Fai, ha rievocato la figura di Graziano Tubi, geniale ed eclettico imprenditore lecchese, e ha annunciato l’importante convegno di studi su “Letteratura in Scena” sui rapporti fra opere letterarie e teatro musicale.
Con il titolo “Manzoni nel cuore” l’Associazione Bovara allestirà al Palazzo delle Paure una mostra di “testimonianze figurative dalle collezioni private lecchesi”. Pietro Dettamanti, ha annunciato che in tale occasione sarà esposto anche il pianoforte su cui Petrella compose l’opera.
Un carnet, come si vede, ricco di occasioni e di impegno teso a valorizzare il nostro territorio. Unico assente, ahinoi, il Teatro della Società, i cui restauri termineranno… Data non pervenuta.
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