Gelati, passione estiva

In provincia 73 imprese

Che si tratti di grandi catene presenti con punti vendita sempre più capillari o di produzioni da laboratorio artigianale, quello delle gelaterie è un settore in espansione e di forte interesse, almeno nella media nazionale, per la nascita di nuova imprenditoria giovanile.

Con 73 imprese di produzione attive nel 2018 che danno lavoro a 255 persone, in provincia di Lecco il settore non conosce flessioni ma neppure crescita nel saldo finale del numero di imprese, visto che le attività erano 73 anche nel 2017.

A Lecco prevale ampiamente la produzione artigianale (62 aziende), mentre le imprese gestite da giovani sono otto, in un settore che sul territorio dà lavoro a 255 persone.

Secondo un’elaborazione realizzata dall’ufficio studi della Camera di Commercio di Milano-Monza Brianza-Lodi il dato lecchese include industrie di produzione (2) e per il resto attività svolte da gelaterie e pasticcerie.

Per quanto riguarda i fatturati, lo studio camerale presenta le prime 29 migliori posizioni in Italia, comprese fra i 359.000 euro di Firenze e il risultato più basso (ma sempre in quella che è considerata la fascia alta della classifica) di Agrigento, con poco più di 10.000 euro. E visto che Lecco fra le migliori 29 non è citata va da sé che chi produce gelati a Lecco fattura meno di 10.000 euro.

Firenze è seguita a considerevole distanza da Terni (secondo posto nazionale con 115.800 euro), Milano (83.000 euro), Roma (78.000), Bologna (68.700 euro) per citare le primissime posizioni.

Per quanto riguarda la Lombardia, con oltre 2.600 gelaterie e 3.000 addetti il settore sfiora un fatturato di 180 milioni di euro (su 1,5 miliardi il Italia) ed è caratterizzato, per numero di imprese, all’80% da gelaterie artigianali.

Considerando gli addetti al lavoro nei settori della produzione e del commercio di gelato in Lombardia il totale sfiora le 10.000 persone, con il 31,2% di donne che presentano picchi soprattutto a Lodi e Pavia (37,2%). I giovani sono invece il 10,8% del totale degli addetti, mentre a cimentarsi con un simbolo del gusto italiano nel mondo com’è il gelato artigianale sono anche gli imprenditori stranieri (5,6%).