Cronaca / Lecco città
Giovedì 21 Novembre 2024
Gattinoni sul teatro Sociale: «Va cambiato il modello di gestione»
«Dobbiamo passare da una gestione in economia ad un modello diverso». Nell’ultima puntata della trasmissione “Il sindaco risponde”, in onda ogni mercoledì sera su Unica tv, il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha fatto il punto sulla situazione attuale, nonché sulle prospettive future, di uno dei luoghi della città più amati dai lecchesi: il teatro della società.
«In questo momento – ha spiegato Gattinoni, intervistato da Lorenzo Bonini – sono in corso i lavori per il secondo lotto della riqualificazione del teatro. Questo cantiere porterà alla riapertura della struttura, chiusa dal 2017. In parallelo, il vicesindaco Simona Piazza, nell’ambito della commissione consiliare competente, ha già avviato un percorso per costruire un modello gestionale più attuale e più utile al territorio del precedente».
Fino al 2017, il teatro della società era gestito “in economia”: tutte le attività, dalla creazione dei cartelloni alla bigliettazione, erano gestite dagli uffici del comune.
«Il nuovo modello gestionale – ha proseguito il primo cittadino – dovrà avere un orizzonte di 3/5 anni. Uno degli obbiettivi sarà quello di riuscire ad innestare sulle risorse pubbliche, che continueremo a dare perché consideriamo la cultura una priorità, anche degli investimenti privati. Di fatto, andremo in scia rispetto all’iniziativa dello scorso gennaio quando, alla presenza dell’allora sindaco di Bergamo Giorgio Gori, abbiamo illustrato il nostro progetto per il teatro ad una platea di ottanta imprenditori. Quanto potrà essere interessante per un’azienda, anche in un’ottica di responsabilità sociale di impresa, unire il proprio brand a quello dello spazio più pregiato della nostra città? Ci sarà la possibilità di abbinare al meglio gli interessi dei privati con filantropia e mecenatismo a favore dell’arte e del bello».
Proprio questa sera alle 18 a Palazzo Bovara è prevista una nuova riunione della commissione cultura in cui proseguirà la discussione intorno al nuovo modello gestionale del teatro. L’intero percorso dovrà essere completato in tempo per la riapertura della struttura. «L’impresa novarese che si è aggiudicata il cantiere del secondo lotto della riqualificazione – ha spiegato Gattinoni – si è impegnata a ultimare i lavori nel luglio 2025, con un risparmio di circa tre mesi sui 365 giorni di cantiere previsti inizialmente. Si tratta di un cantiere tra i più complessi della città, gli imprevisti ci possono essere. La nostra scommessa è riaprire il teatro con la stagione culturale 2025- 2026».
La spesa complessiva per questo secondo lotto è di 3.5 milioni di euro, i quali si aggiungono ai 2.6 milioni utilizzati per il primo lotto. «Una volta riaperto il teatro – ha concluso Gattinoni – comporre una proposta culturale differenziata sarà un ulteriore sfida. Nessuno degli altri soggetti culturali attivi in città sarà escluso. Collaboreremo tutti insieme per alzare la qualità della nostra offerta. Anche la proposta per la Piccola, dove abbiamo l’omologazione fino a 5mila posti, è tutta da costruire. In fase di Pgt discuteremo se in quel luogo potrà trovare spazio una struttura per eventi da mille/millecinquecento persone. Sarebbe utile anche sul piano logistico: non tutto deve per forza avvenire in centro. Per altro, servono numeri simili per attrarre artisti di un certo calibro».
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