Cronaca / Lecco città
Martedì 06 Ottobre 2020
Gattinoni sindaco
«Una voglia matta
di cominciare
questo cammino»
Lecco«Sollevato e orgoglioso del lavoro fatto. Ringrazio le mie quattro “A”, garanzia di buon governo. Ora pensiamo al Covid, poi alle opere pubbliche»
Mauro Gattinoni che stappa lo spumante, quasi in mezzo alla strada in viale Dante, tanta è la calca (con tanto di ovazioni) sul marciapiede dirimpetto la sede di Fattore Lecco.
È questa l’immagine consegnata agli scatti dei fotografi e alle dirette Facebook. È l’immagine di una rimonta fuori (se non da ogni) da molte previsioni della vigilia. È l’immagine di un centrosinistra che va a dormire quasi perdente e si risveglia vincente di trenta voti.
«Una rimonta pazzesca - sono le prime parole di Gattinoni, ai microfoni dei giornalisti e alle dirette social dei militanti - i numeri ci hanno raccontato di un testa a testa emozionante. Dopo nove mesi di campagna, però, sappiamo qual è la direzione del futuro, quella chi i lecchesi hanno scelto. Sappiamo che 31 voti di differenza sono sufficienti, e ne basterebbe anche solo uno, ma anche che abbiamo di fronte una città da ricompattare e da unire. Voglio dirlo subito, e prendere questo impegno qui davanti a voi: sarò il sindaco di tutti, anzi di ciascuno, perché ciascuno deve sentirsi rispecchiato dall’attività dell’amministrazione. I voti di Appello per ribaltare l’esito del ballottaggio? I voti sono tutti uguali, lo dicevo parlando dello zero a zero da cui si partiva dopo il primo turno. Sulla scheda non c’erano apparentamenti, non c’erano croci sulle sigle di partito. Credo che nessuno possa intestarsi vantaggi sugli altri. I cittadini hanno avuto modo di riflettere ulteriormente sulle preferenze espresse nel primo turno».
Già, ma chi o cosa ha vinto quindi? «Ha vinto il progetto, che era intenso e profondo - risponde - ma soprattutto ha vinto una squadra e le persone, una sintonia nel vedere la città che ha avuto evidentemente l’apprezzamento dei lecchesi, un modo di guardare il futuro pieno di speranza e fiducia. Fiducia e speranza che ora intendo restituire nei prossimi anni da sindaco. Per quanto mi riguarda, è finita una stagione di vita importante per me, dopodiché c’è stata questa campagna infinita, che tutti abbiamo usato al meglio per approfondire i temi in gioco. Oggi mi sento sollevato, ma ero sereno anche ieri perché in coscienza ero orgoglioso e soddisfatto di tutto il lavoro fatto assieme. Oggi sento addosso la voglia e l’energia pazzesca di iniziare il nuovo cammino».
Una battuta anche sui destini della coalizione: «Ringrazio tutti, Pd, Fattore Lecco, AmbientalMente e Sinistra. Ringrazio di cuore le mie quattro “A”, Alfredo Marelli, Alberto Anghileri, Alessandra Durante e Alessio Dossi. Ci siamo trovati insieme sui valori e sui progetti. Sui contenuti abbiamo discusso tantissimo, ma poi si è sempre trovata una sintesi per fare insieme il passo. Questa amalgama, costruita in un lavoro di mesi, è la miglior garanzia per il governo della città».
Una battuta, appunto, anche sul 50% e 50% che ha praticamente diviso elettoralmente Lecco, e ovviamente sulla campagna rovente che ha infiammato quartieri e cittadini durante gli ultimi quindici giorni di contrapposizione politica.
«Si tratterà di ricucire il rapporto con l’amministrazione - chiosa - Ma stigmatizzo anche chi, soprattutto nelle ultime due settimane, ha lavorato per dividere, per contrapporre in ogni modo, con le fake news, con iperboli false e non solo retoriche. Ma è evidente che tutto questo non abbia premiato».
Infine, l’agenda di governo. «Già nei prossimi giorni - anticipa Gattinoni - bisognerà prendere in mano la situazione Covid, non solo perché gli indici stanno risalendo, ma perché occorrono misure tecniche riguardo il commercio e le scuole. Dopodiché, penseremo ad iniziare subito con i lavori, dal lungolago alla Piccola: i temi che sono già scritti nero su bianco nell’agenda del sindaco».n
Lorenzo Bonini
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