Cronaca / Lecco città
Lunedì 01 Febbraio 2016
Furti in aumento
«Alla fine in cella
solo sprovveduti»
Lecco, incontro con il procuratore Chiappani «La quasi totalità di questi reati resta impunita»
Il furto resta il reato più odioso per il cittadino. Soprattutto quello in abitazione.
Ne ha una netta percezione anche il procuratore della Repubblica Antonio Angelo Chiappani, che ha riepilogato l’attività della Procura cittadina nell’ultimo anno, il primo della sua “reggenza”.
«I reati commessi nel circondario evidenziano che il numero dei furti appare in sensibile aumento con riferimento ai fascicoli contro noti, mentre viene registrato in forte diminuzione per quanto riguarda le denunce contro ignoti - ha spiegato -. La discrasia, con l’evidente diminuzione nelle iscrizioni di reati commessi da ignoti rispetto all’anno precedente (-49%), è dovuta al fatto che tali reati vengono trasmessi agli organi di Polizia giudiziaria negli elenchi cumulativi, registrati con un unico numero di procedimento, il che rende particolarmente difficoltosa la loro “estrazione statistica”. La realtà, dunque, è che il numero dei furti resta particolarmente elevato, in particolare quelli commessi in luoghi di privata dimora, furti questi ultimi che destano vivo allarme nella popolazione. Né può sottacersi che la quasi totalità dei furti resta impunita poiché gli autori non vengono identificati». Sincerità sbaragliante, quella di Chiappani, in netta controtendenza rispetto ai sempre più diffusi commenti - peraltro comprensibili, se letti nella direzione di evitare allarme sociale - che vogliono il numero di furti in abitazione in linea con il passato.
Ampio servizio di approfondimento nel giornale in edicola oggi, martedì 2 febbraio
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