Funivie: numeri in crescita a Lecco. Cercasi gestore unico con Como e Varese

L’agenzia del Tpl rilancia il trasporto a fune, ovvero le funivie, in provincia di Lecco, Como e Varese con un nuovo bando europeo. La durata del nuovo contratto sarà di sette anni e per l’intero periodo è stato previsto un corrispettivo, soggetto a ribasso, di 11 milioni più Iva su sette funivie delle tre province del Tpl.

Due sono in provincia di Como (funicolare Como di Brunate e funivia Argegno – Pigra), tre in provincia di Lecco (funivia Malnago - Piani D’Erna, Margno - Pian delle Betulle e Moggio - Piani di Artavaggio) e due in provincia di Varese (funicolare Vellone - S. Maria Del Monte e funivia Ponte Di Piero – Monteviasco). Quelle lecchesi sono tre funivie che non trasportano solamente turisti, ma che funzionano anche per i residenti di queste località. Altrimenti non sarebbero inserite nei servizi del Tpl, ovvero del trasporto pubblico locale. Il presidente dell’agenzia Tpl Como-Lecco-Varese Giovanni Stefano Galli e il suo direttore Daniele Colombo, sono felici di poter annunciare l’apertura del bando anche per le località lecchesi:

«Questo bando europeo apre a una grande partecipazione per tutti i gestori delle funivie interessati – spiega Colombo - Possono parteciparvi raggruppamenti temporanei di imprese, privati, imprese, tutte le figure previste dalla normativa comunitaria. E il bando sarà affidato a un unico interlocutore». Il che vuol dire che ci sarà un’unica impresa, o un’Ati, associazione temporanea d’impresa, costituita per partecipare a questo bando e gestirà i sette impianti.

Questo per garantire la massima sicurezza a ognuno dei sette impianti tra i quali i tre lecchesi: «Ci aspettiamo che i soggetti che parteciperanno siano di rilevanza nazionale o europea. Il lavoro da fare è molto importante», ha spiegato Giovanni Stefano Galli. Anche perché i numeri delle funivie sono tutti in crescita: «Avere un unico interlocutore che possa gestire tutte le funivie – spiega Colombo –oltre a dare rassicurazioni sulla continuità del servizio, sarà un vantaggio sia per la viabilità sistematica, ovvero il casa-scuola, casa-lavoro dei residenti, sia per i turisti. E quello lecchese sarà territorio di transito per le Olimpiadi che potrebbero dare un indotto ulteriore alle vostre località di montagna».

In scala Erna, Artavaggio e Betulle sembrano essere sempre più gradite: «Erna sicuramente è in forte sviluppo – spiega ancora il direttore del Tpl – ed è sicuramente una funivia che sta bene in piedi. Poi Artavaggio e Betulle stanno facendo buoni numeri, anche se l’equilibrio economico delle funivie, nel sistema Tpl, è d’insieme, ovvero l’una può essere finanziata dalle altre».

Artavaggio è addirittura arrivata all’autosufficienza: «Artavaggio si mantiene economicamente da sola – ammette il direttore Colombo -, con la mera vendita dei biglietti di salita e discesa. Anche le Betulle stanno andando bene. Infatti il problema non sono le funivie, ma le vie alternative: se viene un vento fortissimo o una pioggia torrenziale, come si fa con i residenti o i turisti bloccati a monte? Migliorare le vie d’accesso a queste località è un qualcosa di cui tenere conto a livello locale».

Nel frattempo la funivia Moggio-Artavaggio sarà quasi interamente rifatta dal 2025 in poi: «In generale il progetto di ristrutturazione complessiva finanziata da Regione Lombardia con qualche milione di euro. Andremo a intervenire anche sulla cabina e non solo sulle funi. I dettagli di costi e progetto non sono ancora arrivati sul nostro tavolo, ma i lavori riguarderanno tutto l’impianto».

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