Cronaca / Lecco città
Lunedì 22 Marzo 2021
Fumagalli nella segreteria di Letta
Gli artigiani lecchesi: «Orgogliosi»
L’ex segretario generale nazionale di Confartigianato è ancora legatissimo ai vertici lecchesi
La nomina di Cesare Fumagalli, per molti anni riferimento di Confartigianato prima a livello territoriale e poi, per 15 anni, nelle vesti di segretario generale nazionale, è stata accolta con grande soddisfazione anche a Lecco, dove il funzionario, da dicembre uscito dai vertici italiani dell’associazione e in questi giorni scelto dal neosegretario Pd Enrico Letta per far parte della propria segreteria, ha lasciato un ottimo ricordo.
«Sono molto felice per il nuovo ruolo di Fumagalli. A dirla tutta mi sono meravigliato del fatto che abbia aspettato finora per iniziare questa nuova esperienza, perché con le sue capacità meritava di farlo anche prima – è il commento del presidente di Confartigianato imprese Lecco, Daniele Riva -. Ci lega una storia di oltre 25 anni, quando entrai nel 1995 nella nuova Confartigianato e iniziai la mia esperienza. Ricordo che nel 1997, in fase di rinnovo della dirigenza artigiana, una sera dopo una riunione mi fermò in piazza Garibaldi tagliandomi la strada con l’auto per dirmi che sarei dovuto assolutamente entrare nel comitato di presidenza. Comunque, a prescindere dalla “colorazione politica”, Fumagalli è un valore aggiunto per la sua perfetta conoscenza del mondo della piccola impresa, dell’artigianato».
Il segretario dell’associazione di via Galilei, Vittorio Tonini, spiega che «siamo amici da molti anni e ci siamo sentiti subito dopo la sua nomina. Lasciare “in panchina” un profilo come il suo, con quella esperienza e quelle capacità ampiamente dimostrate, sarebbe stato un grande peccato. Sono certo che saprà dare un grande contributo in questo momento non facile per la politica, le imprese e l’economia. Nell’arco della sua esperienza in Confartigianato ha saputo costruire una serie di rapporti e relazioni, soprattutto con il mondo politico, che potrà essere utile al Pd, aiutando il partito a leggere i bisogni reali sul territorio e contribuendo a ricostruire il legame tra politica e mondo sociale ed economico. Ho sempre ammirato la sua capacità di leggere in anticipo tutti gli scenari sul piano sociale ed economico, sulla cui base spesso ci stimolava ed invogliava a raccogliere le sfide del mondo che cambia molto rapidamente. A lui – ha concluso - mi legano tante cose fatte insieme in Confartigianato, ma il momento più emozionante è stato quando, nel 2013, è venuto a Lecco a “benedire” la mia nomina a segretario generale dell’associazione territoriale».
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