Cronaca / Lecco città
Domenica 17 Febbraio 2019
Fornitore offresi
Ottomila visite
La fiera della subfornitura meccanica conquista un carattere sempre più internazionale
Superato il tetto degli 8mila visitatori, “Fornitore Offresi” ieri ha archiviato un’undicesima edizione ricca di soddisfazioni: ovvero contatti, che si spera si traducano in ordini per le imprese.
C’è un clima positivo a Lariofiere per le cifre, per la qualità di aziende e visitatori, per il messaggio che viene consegnato in un periodo importante dell’economia globale e territoriale.
Questo inizio di 2019 con troppe incertezze aveva infatti offuscato in parte il sorriso nel comparto metalmeccanico. Anche qui si scorgeva un orizzonte troppo limitato rispetto alla corsa degli anni passati, con Sos anche su posti di lavoro a rischio in caso di rallentamento.
Ma dal salone della subfornitura meccanica a Erba che si è concluso ieri dopo tre giorni intensi, esce un segnale controcorrente: le imprese sono in un fase comunque di crescita, grazie al loro impegno e alla loro innovazione. E se qualche porta di mercato si chiude, se ne aprono altre, come dimostrava la presenza di buyer dall’Europa e non solo. Clienti rafforzati e trovati, un fermento che si vede prima di tutto agli stand: industria 4.0, quindi automazione e digitali presenti anche nelle piccole realtà, ma poi l’attenzione sempre più spasmodica al servizio. A prendere per mano il cliente e accompagnarlo via via, con una disponibilità che parte dalla flessibilità e dalla tempestività iniziali per arrivare poi a seguire l’installazione e ogni ulteriore necessità.
Le imprese presenti erano 386, questo almeno negli stand, perché in realtà ne erano rappresentate quasi il doppio. L’evento organizzato dalle Camere di commercio di Como e di Lecco con il Distretto metalmeccanico lecchese, ha attirato espositori principalmente dalla Lombardia (69%), in ordine da Milano, Lecco, Monza, Bergamo e Como come top five. Molto ben rappresentato però il Piemonte e ancora Emilia Romagna e Veneto, poi una piccola rappresentanza straniera: Francia, Germania, Svizzera, India.
Ancora più ampia la provenienza dei visitatori. «Fin dal parcheggio si poteva vedere il flusso di persone – sottolinea il presidente di Lariofiere Giovanni Ciceri – Posteggi pieni, stand affollati e contratti, affari, quello per cui le aziende vengono al salone». Con un’ulteriore aggiunta: «La mostra è diventata a tutti gli effetti internazionale. Accanto al dialetto e all’italiano si sentiva parlare inglese, tedesco, coreano…». Sì, sono arrivati buyer anche dall’Asia, come dal mondo arabo. Interessati ai tesori che producono in silenzio e con grande determinazione le piccole imprese dei nostri territori.
Il bello di questo salone è che certo ha celebrato la corsa del digitale e dell’automazione.
«“Fornitore Offresi” – spiega il direttore del polo espositivo erbese Silvio Oldani – conferma quanto sia dinamico questo settore, con le sue imprese. E quanto siano qualificate le visite. Ma soprattutto ci dice che il clima fieristico resta sempre quello vincente. Al di là delle tecnologie e del digitale, sono le persone che fanno la differenza, che si incontrano qui, si confrontano. Il valore umano prima di tutto».
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