Formazione professionale: un patto fra Sondrio e Lecco per salvare Casargo
«Attendiamo la risposta da Sondrio». Durante l’ultimo consiglio provinciale, il consigliere di maggioranza Simone Brigatti ha aggiornato l’assise sullo stato delle interlocuzioni tra Apaf, l’ente che gestisce il centro di formazione professionale alberghiero di Casargo, e Apf Valtellina. «Durante la precedente consiliatura – ha spiegato Brigatti – Apf Valtellina e provincia di Sondrio avevano presentato una proposta di fusione per incorporazione con l’agenzia speciale per le attività formative di Lecco. L’amministrazione aveva preso seriamente in considerazione l’offerta: apf Valtellina è una vera “potenza di fuoco”, soprattutto in termini economici, e gestisce anche gli aspetti legati politiche del turismo nel sondriese, particolare importante anche in vista delle olimpiadi».
Dopo aver interpellato i membri del consiglio provinciale e i componenti del consiglio di amministrazione di Apaf, Villa Locatelli aveva inviato una risposta a Sondrio. «Abbiamo chiesto – spiega Brigatti – che sia garantita in ogni caso l’autonomia gestionale del Cfpa di Casargo e che le linee di indirizzo dell’ente continuino ad essere approvate anche dalla Provincia di Lecco. Siamo in attesa di capire come evolverà la situazione. Per Casargo, la Valsassina e l’intero territorio lecchese l’Apaf e il Cfpa di Casargo sono fondamentali e quindi è necessario dargli il giusto valore. Allo stesso tempo, porteremo avanti le interlocuzioni con Apf Valtellina per valutare ogni possibilità di crescita».
Negli ultimi anni, il numero di giovani iscritti all’alberghiero di Casargo ha iniziato a risalire dopo il calo del periodo pandemico. «Ciò – ha sottolineato Brigatti – è dovuto soprattutto all’impegno nell’introduzione di nuove opportunità formative. Già da quest’anno è attivo il nuovo corso di formazione per operatore casaro. Con il prossimo anno scolastico, inoltre, si punta ad introdurre un nuovo corso legato più all’ambito turistico – alberghiero e al marketing digitale». Permangono comunque alcune difficoltà. «Come ho potuto costatare in questi mesi – ha concluso Brigatti – c’è un sentimento di disaffezione rispetto ad un impiego nei settori turistico e alberghiero poiché si tratta di lavoro duro e faticoso. Un’altra criticità è il fatto che chi vuole frequentare il centro di formazione professionale sia obbligato a vivere in Valsassina». Su quest’ultimo punto il consigliere di maggioranza Antonio Pasquini, sindaco proprio di Casargo, ha evidenziato come la presenza degli studenti del Cfpa sia un valore aggiunto per la sua comunità.
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