Finisce la scuola, genitori in difficoltà:
per un centro estivo servono
fino a 600 euro al mese

Finisce la scuola, finiscono le ferie per i genitori. Da lunedì migliaia di famiglie si troveranno alle prese con il problema più grande da risolvere prima delle agognate vacanze: i centri estivi. Chi ha bimbi in età scolare lo sa: non c’è missione più difficile che curare i figli d’estate. Senza nonni e zii a disposizione, non resta che rivolgersi a oratori e centri estivi. Stando alle più recenti stime, in Lombardia mantenere un figlio quando non va a scuola costa da un minimo di 600 a un massimo di 800 euro a seconda delle scelte e dell’età dei propri figli.

Cifre spropositate? Non proprio. Anche a Lecco, chi non si è mosso in anticipo e ha prenotato per tempo rischia non solo di non trovare posto, ma anche di dover spendere di più. In città ci vogliono almeno 240 euro per quattro settimane di Grest il gruppo estivo degli oratori, più eventuali costi per le gite, e fino a 353 euro per cinque settimane al Cres, il centro estivo comunale. Questo riguarda i centri convenzionati. Le iscrizioni, per la cronaca, si chiudevano a maggio e difficilmente si trovo posto ora. Ci sono poi moltissimi altri campi dedicati allo sport o alla musica, ma non si spende meno di 140 euro a settimana a seconda delle proposte. Sono lontani i tempi quando, all’indomani della pandemia, erano pronti bonus e sostegni per le famiglie che decidevano di mandare i propri figli in campi e centri estivi. A oggi tutta la spesa ricade sui genitori.

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