Oggi sarà una delle giornate più calde dell’anno. Già. Ferragosto, per i metereologi, sarà giornata da 33-34 gradi all’ombra. Roba da impressionare anche chi ha un fisico perfetto e si trova in perfetta forma. Pensare ad anziani, cardiopatici, pazienti “fragili” in genere, fa preoccupare. L’importante è vigilare e comportarsi di conseguenza.
«I consigli – spiega il medico di medicina generale di Olginate Francesca Brusa, responsabile dell’aggregazione funzionale territoriale di Calolziocorte – sono sempre i soliti, ma non sono banali. Bere almeno due litri di acqua, per esempio, non è così semplice per un anziano. Bisogna aiutarlo a farlo, facendolo bere poco ma spesso. Acqua, o, se non ha problemi con gli zuccheri, succhi di frutta comunque senza zuccheri aggiunti. Freschi, ma più a livello di temperatura ambiente, che di frigo. Niente bevande gasate, niente vino o birra, seppur piacevoli. L’acqua si può aromatizzare con il limone, il lime, la menta… Renderla più “gradevole” è la sfida».
L’alcol infatti aumenta la vasodilatazione periferica, ampliando la sensazione di caldo dopo l’iniziale sollievo del vinello fresco o della birra schiumosa. Ma, in generale, bisogna stare attenti alle piccole cose: «Far salire un anziano in un’auto con l’aria condizionata “a palla” è un errore. Al massimo bisogna tenerla cinque gradi in meno dell’esterno. E areare l’abitacolo prima di farlo salire. L’effetto deumidificante del condizionatore è più importante della temperatura bassa. E di sicuro non bisogna “sparare” le bocchette in faccia alla persona, ma sui piedi o comunque non direttamente». In casa idem: «Mai temperature troppo basse. Meglio il ventilatore in alcuni casi, se si riesce ad aerare l’ambiente efficacemente. Si possono comprare a poco prezzo delle barriere tipo tendine dell’auto che schermano il sole che viene dalle finestre. O addirittura delle pellicole da applicare ai vetri che riflettono il sole, per aiutarci a tenere gli ambienti freschi. E chiudere le porte e le finestre quando irraggiate direttamente dal sole, finchè non viene buio».
Per i pasti? «Molto leggeri e frequenti – spiega la dottoressa Brusa -. Facili da digerire. Molta frutta e verdura. Poi meglio carboidrati integrali, non molto lavorati, legumi, verdure, che proteine a lunga digestione». Poi i vestiti: «Niente fibre sintetiche che non fanno traspirare. Colori chiari, riflettenti. Lino e cotone naturali. E naturalmente non uscire nelle ore più calde». E mai spaventarsi per un calo di pressione non così evidente: «Per vedere se un anziano è disidratato davvero basta dare un leggero pizzicotto alla pelle del nostro parente. Se la pelle ci mette davvero tanto nel “rientrare” vuol dire che bisogna idratarlo meglio. Così pure se le sue urine sono molto scure, dense. Bisogna farlo bere di più. E se è molto confuso, molto più del solito, si può parlare con noi medici di base. Senza portarlo subito al Ps dove rischia accessi inappropriati e di stare anche peggio prima di essere visitato. Se non ci sono tutti questi sintomi, non è il caso. E il medico di medicina generale, o la continuità assistenziale, possono sempre essere ascoltati». Non a Ferragosto però: «Per questo non esageriamo con libagioni e pranzi. Piacere della tavola sì, ma con moderazione se sappiamo di avere dei problemi di salute preesistenti».
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