Falò da salvare. “Un rito per le comunità”

Proposta Salvaguardare le cerimonie nonostante le limitazioni antinquinamento

Sospese le misure temporanee di primo livello entrate in vigore lunedì 6 febbraio, a Lecco, per contenere i valori di polveri sottili, troppo alti in questo inizio di 2024. La decisione è stata presa tenendo in considerazione le previsioni meteo che per i prossimi giorni segnalano brutto tempo.

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Intanto il sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia Mauro Piazza si è espresso a sostegno di una mozione per la tutela di falò rituali che caratterizzano la tradizione di molte località lombarde. Tra le misure di contenimento dell’inquinamento è infatti previsto il divieto di combustioni e di accensione di fuochi all’aperto.

«I falò rituali sono parte della storia lombarda - spiega Piazza - una tradizione che da secoli accompagna i nostri territori e che rappresenta un’occasione di aggregazione sociale»

“I falò rituali sono parte della storia lombarda – spiega Piazza - una tradizione che da secoli accompagna i nostri territori e che rappresenta un’occasione di aggregazione sociale. Per questo, in qualità di consigliere regionale, sostengo convintamente la mozione che verrà presentata da Lega e lista Fontana per tutelare questa pratica. I Comuni e i sindaci – prosegue - devono verificare che in occasione dei falò non vengano bruciati rifiuti poiché spesso si trovano a dover interpretare una norma nazionale che non cita in maniera esplicita questa pratica”.

“I falò rituali – aggiungono i capigruppo di Lombardia Ideale e Lega in Consiglio regionale, Giacomo Cosentino e Alessandro Corbetta - sono patrimonio della cultura lombarda: pensiamo a quello di S.Antonio, della Giubiana e della Cacciata di gennaio, ma anche a quelli di dicembre in occasione del giorno dell’Immacolata e di S. Lucia, oppure del Carnevale e del giorno di S. Giuseppe. Si tratta - concludono gli esponenti regionali - di eventi di identità territoriale che non vogliamo disperdere”.

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