Cronaca / Lecco città
Domenica 04 Novembre 2018
Export di libri e giochi
Lecco registra un aumento
Le imprese lecchesi del settore sono cresciute nel 2018 del 24,3%, per un totale di oltre cinque milioni
Lecco è fra le province lombarde in maggior crescita per esportazione di prodotti della cultura e del tempo libero.
Si tratta perlopiù di prodotti editoriali e fotografia, ma anche articoli sportivi e prodotti delle attività creative e di intrattenimento, strumenti musicali e video, giochi per computer e software che nel 2018 le imprese della provincia di Lecco hanno venduto oltre confine nei primi sei mesi di quest’anno per un valore complessivo di cinque milioni di euro, il 24,3% in più sul 2018. Un dato in valori contenuto se messo a confronto con quanto fatto da altre province ma, comunque, un dato di particolare dinamismo considerando ad esempio che Como, Sondrio, Bergamo e Mantova hanno andamento negativo (rispettivamente con un -15%, -15,8%, -25,3%, -5,8%) anche se a fronte di qualche valore assoluto da record.
In proposito, secondo dati elaborati dall’ufficio studi della Camerda di Commercio metropolitana di Milano, Monza e Lodi, per volumi di valore esportato la sola Lombardia totalizza 327 milioni di export culturale in sei mesi (+5,1%), pari a quasi un quarto del totale italiano. Dopo Milano con 171 milioni e Bergamo con 48, vengono Monza e Brianza con 29 milioni, Varese e Lodi con 19, Mantova con quasi 11 e Brescia con 8,5. Circa i settori, Milano è al primo posto nazionale per attività di intrattenimento, Monza Brianza è al vertice per la fotografia seguita da Bergamo, Brescia è seconda per giochi per computer e altri software, Bergamo è al terzo posto nazionale dopo Milano per l’editoria, Cremona al quinto posto per attività di archivi e musei e all’ottavo per strumenti musicali. A livello regionale invece sono i libri e i prodotti dell’editoria a valere di più in Lombardia, pari al 54% dell’export culturale, seguiti dalle attività di intrattenimento (17%) e dagli articoli sportivi (15,2%).
Complessivamente, per l’Italia si tratta di un business estero da 3 miliardi di euro da giugno a settembre 2018, per una produzione diretta soprattutto in Francia, prima per prodotti editoriali, fotografia e articoli sportivi. Gli Stati Uniti sono primi per export di prodotti italiani delle attività creative e di intrattenimento (+24%), delle biblioteche e degli archivi (+62,6%) e per strumenti musicali (+37,9%), la Repubblica Ceca per attività cinematografiche, video e televisive, la Bulgaria per giochi per computer e software e la Serbia per editoria musicale.
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