Emergenza quasi alle spalle
Il Morelli riapre i reparti “ordinari”
Nell’ospedale Covid ieri riattivate Pneumologia e riabilitazione, lunedì riparte l’attività chirurgica. Il 14 giugno riprende il punto nascite dopo sette mesi e mezzo. Contagi in flessione: più guariti che positivi
Sono giorni decisivi per l’ospedale Morelli di Sondalo, che piano piano si lascia alle spalle l’emergenza Covid e riprende la propria attività ordinaria. Le prime a tornare operative, da ieri, le specialità per antonomasia dell’ospedale sondalino, quali la Pneumologia e la Pneumologia riabilitativa, mentre da oggi apre la vasca riabilitativa al 5° padiglione.
Fiori all’occhiello del Morelli, suoi tratti distintivi per anni, di cui fa persino specie dover riferire di una riapertura. Ma, purtroppo è così perché ci ha pensato il coronavirus a stravolgere l’organizzazione sanitaria ed ospedaliera e, ancor prima, l’esistenza di tutti noi.
Altra data spartiacque, da segnare sul calendario, per Sondalo, quella del 31 maggio, lunedì prossimo, in cui ripartirà, gradualmente, l’attività chirurgica. Dal lunedì al venerdì, si eseguiranno interventi di ortopedia, neurochirurgia e chirurgia generale, mentre, al primo piano del 4° padiglione sono stati allestiti 24 posti letto per la degenza postoperatoria.
Altra data clou, infine, quella del 14 giugno, dal momento che, dopo sette mesi e mezzo di sospensione dell’attività a causa della pandemia, riapre il Punto nascita.
Da quel giorno in poi, le future mamme dell’Alta Valtellina e dell’Alto Tiranese, potranno tornare a partorire i loro piccoli all’ospedale Morelli, tenuto conto che, da inizio novembre dello scorso anno, Asst Valtellina e Alto Lario, al solo scopo di non esporre a rischi le donne in attesa, aveva sospeso l’attività a Sondalo accentrandola, temporaneamente, su Sondrio. E offrendo alle partorienti, la possibilità di ricoverarsi nel capoluogo, già alcuni giorni prima del parto, per evitare loro spostamenti in condizioni di difficoltà e ferma restando la possibilità di essere assistite anche al Morelli, in casi di eccezionale urgenza.
Situazioni rare, queste ultime, ma che si sono verificate, senza problema alcuno, fermo restando che, di prassi, le gestanti, durante la gravidanza, sono sempre state seguite, a Sondalo, dalla loro ostetrica di riferimento e, al pari, lo sono state durante il periodo post parto, con la programmazione di visite a domicilio.
«Dopo tanti mesi che ci hanno costretto, dapprima, a ridurre, e, quindi, a sospendere l’attività chirurgica - spiega Tommaso Saporito, direttore generale di Asst Valtellina e Alto Lario - finalmente, siamo in condizioni di poter ripristinare gli interventi. Lo sforzo di tutti è massimo per fornire ai cittadini le risposte che si attendono in una fase ancora condizionata dalla pandemia, in particolare dalla campagna vaccinale massiva, che richiede l’impegno, quotidiano, di decine di medici ed infermieri, in larga maggioranza ospedalieri».
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