Elezioni 2026: per gli addetti ai lavori a Lecco si decideranno su traffico e sicurezza

Sicurezza e viabilità. Secondo la maggior parte dei capigruppo in consiglio comunale, questi sono alcuni dei temi che potrebbero spostare gli equilibri della contesa politica a Lecco in quest’ultimo anno di consiliatura. L’ufficialità del periodo in cui si terrano le prossime comunali, ovvero tra il 15 aprile e il 15 giugno 2026, rappresenta solo un tassello di una campagna elettorale già in corso da tempo. Tra le file del centrodestra, del resto, è palpabile la voglia di riscattare le tre sconfitte consecutive, l’ultima delle quali per soli trenta voti. La discussione su chi sarà il candidato sindaco è già in corso, tra proposte di primarie e ritiri eccellenti. Viceversa, la coalizione di centrosinistra è apparsa fino ad ora compatta nel sostegno all’attuale primo cittadino Mauro Gattinoni. Per quanto le persone siano importanti, soprattutto in una città costituita da tanti rioni come Lecco, i temi e i punti programmatici lo sono ancora di più. È per questo che abbiamo chiesto ai leader dei gruppi consiliari di indicarci i due temi che, secondo loro, incideranno di più nell’evoluzione del dibattito politico all’ombra del Resegone nei prossimi mesi. Per Paolo Galli di Ambientalmente e Pietro Regazzoni del Partito democratico le questioni che potranno spostare maggiormente gli equilibri sono la conclusione delle opere strategiche, la viabilità e la sicurezza. “Sarà indispensabile continuare il coinvolgimento di tutta la città nel percorso che porterà alla revisione del Piano di governo del territorio. Il problema dell’abitare, in particolar modo per le giovani copie e per gli studenti, sarà una sfida da affrontare e trovare le soluzioni necessarie” commenta invece Alberto Anghileri di Con la Sinistra cambia Lecco. Secondo invece Emilio Minuzzo, capogruppo di Lecco merita di più – Lecco ideale - Forza italia, a incidere sulla contesa potrebbe essere il macro tema della “vivibilità”, rispetto al quale “la città ha perso molto tra traffico in ogni dove e ad ogni ora e zone della città oramai talmente insicure da essere off limits per la maggior parte dei lecchesi. Oltre al tema della sicurezza, che “la sinistra affronta in modo sbagliato facendo prevalere le ritrite giustificazioni socio buoniste sulle azioni concrete”, la leghista Cinzia Bettega indica invece il centro sportivo Bione, su cui “il comune ha collezionato una serie di figuracce che mai si era vista: piscina chiusa senza rimborso agli abbonati, pista per l’atletica indoor inutilizzabile tanto per citarne due”. “Sicurezza – commenta Filippo Boscagli di Fratelli d’Italia - perché è evidente la realtà quotidiana tra stazione e centro in cui ormai baby gang e piccola criminalità condita di violenza gratuita sono la costante inaccettabile. Lavori pubblici perché portano con sé tutto il tema del collasso viabilistico, il taglio dei parcheggi per i residenti del lungolago e del centro, le incertezze sul futuro del Bione”. A far maggiormente riflettere, però, sono le risposte dei rappresentanti di quei mondi che stanno al di fuori dei rigidi confini partitici. “Quello della sicurezza – sottolinea Clara Fusi del gruppo misto – è un problema che esiste, non è solo questione di percezione. Di contro le inaugurazioni di molte opere potrebbero spostare l’ago della bilancia, riuscendo forse a far dimenticare disagi evidenti, aumenti di tasse e tariffe e scelte di metodo discutibili”. Ancora più netto Corrado Valsecchi di Appello per Lecco. “Le relazioni politiche e umane incideranno molto più di qualsiasi opera pubblica”.

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