Ecco l’influenza: già tremila a letto con la febbre. «Quest’anno è una batosta»

Lecco

L’influenza è partita. E corre parecchio. In provincia di Lecco più di tremila persone sono a letto con febbre anche alta, tosse e forte mal di testa. È un dato oramai diventato ufficiale e ammesso dai medici sentinella di Asst Lecco che stanno conferendo i dati delle ultime settimane. Durante l’ultima settimana dell’anno 2024, quella dal 23 al 29 dicembre, ovvero la 52/2024, l’ultima presa in esame dalla rete RespiVirNet, che monitora l’andamento delle virosi respiratorie, la percentuale dei campioni risultati positivi all’influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 16,8 per cento, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente (10,5 per cento). In particolare, a livello Paese, su 810 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 136 sono risultati positivi al virus influenzale, 111 di tipo A (48 di sottotipo H1N1pdm09, 19 H3N2 e 44 non ancora sottotipizzati) e 25 di tipo B. Francesca Brusa, responsabile dell’aggregazione funzionale territoriale di Olginate e Calolziocorte, non ha dubbi: «Ci sono davvero tantissimi casi. Solo per fare un esempio, ieri, su una ventina di visite, la metà erano influenze. Poi, certo, per esserne certi dovremmo fare a tutti il tampone, ma abbiamo una serie di sintomi riportati che ci consentono di non sbagliare. E comunque la terapia è la stessa per i sintomatici di altre virosi: vigile attesa e riposo». Francesca Brusa è convinta però che questa stagione influenzale sia più “cattiva” delle precedenti: «Tante volte si vuole recuperare in fretta. Tanti mi chiedono “Dottoressa, mi dia l’antibiotico” che non serve a nulla per l’influenza che non è batterica ma virale; ma anche se poi io prescrivo il farmaco contro i sintomi (tachipirina, antinfiammatorio se necessario, sciroppi per la tosse), il paziente si deve mettere in testa che deve comunque rimanere a letto. Quest’anno la febbre dell’influenza arriva e supera i 39, accompagnata da mal di testa forte, mal di ossa. Probabilmente quest’anno possiede una componente neurologica forte. Tachipirina per la febbre e antinfiammatorio per gestire la cefalea, però, sono sufficienti». È più contagiosa quest’influenza rispetto agli scorsi anni? Pare proprio di no. «E il motivo è paradossalmente legato al fatto che morde di più - spiega il medico di medicina generale olginatese – I malati sono molto più sintomatici per cui stanno più a casa rispetto alle passate stagioni influenzali, il che potrebbe ridurre un poco il contagio. Non è una certezza, ma diciamo che gli anni scorsi tanti tentavano di andare al lavoro anche con febbre e sintomi perché, tutto sommato, questi erano più lievi. Con l’influenza in corso, è davvero difficile riuscire a uscire dal letto e muoversi, il che potrebbe diminuire le occasioni di contagio».

Non solo: la percentuale di vaccinazione dei lecchesi è la migliore della regione. Si è attestata intorno al 22 per cento, ovvero 73 mila lecchesi vaccinati. I lecchesi sono i lombardi con la miglior copertura vaccinale. E la maggior parte delle vaccinazioni è stata fatta dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. Sono due milioni le vaccinazioni in Lombardia e 73mila a Lecco. La provincia di Mantova, seconda in classifica, ha una percentuale del 17 per cento. L’ultima è l’Asst del Garda, intorno al 15 per cento.

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