Cronaca / Lecco città
Lunedì 18 Novembre 2024
Due tonnellate di stupefacenti importate e distribuite tra Lombardia e Calabria, arresti anche a Lecco
Hanno importato e distribuito oltre due tonnellate di stupefacenti tra la Lombardia e la Calabria. Arresti anche a Lecco nell’ambito di una grossa operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Milano ha emesso un’ordinanza di Custodia Cautelare nei confronti di 20 persone, di cui 15 in carcere e cinque agli arresti domiciliari.
I militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Pavia e del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia d Milano, stanno dando esecuzione all’ordinanza nelle province di Pavia, Milano, Lecco, Piacenza e Reggio Calabria. I soggetti sono indiziati di appartenere a un’associazione dedita al traffico di stupefacenti che procurava ingenti quantitativi da rivendere nella città di Milano.
La compagine associativa individuata è composta da elementi di spicco del narcotraffico lombardo, e non solo, per forniture all’ingrosso di sostanze stupefacenti. L’attività ha rivelato come il terminale delle varie organizzazioni è in colui che ha sostituito i Flachi della Comasina godendo della consolidata vicinanza con i Barbaro di Platì, attivi nella zona di Cologno Monzese, ed i gruppi criminali albanesi e sudamericani che, da basi strategiche in Sudamerica controllano le spedizioni della cocaina verso le più importanti piazze intercontinentali.
Dagli approfondimenti investigativi condotti è emerso come l’organizzazione indagata abbia importato ingentissimi quantitativi di cocaina, grazie anche al rapporto privilegiato di un organizzatore del gruppo con i nuclei di criminalità organizzata stanziali in Calabria. L’organizzazione ha anche distribuito grossi quantitativi di hashish provenienti dal Marocco e dalla Spagna grazie all’opera di un narcotrafficante di altissimo livello, tratto in arresto nel corso di recenti operazioni condotte nella città di Milano, che conta su solidi rapporti instaurati nel tempo con i più grossi produttori e fornitori magrebini. Parte dello stupefacente è stato commercializzato da noti elementi della malavita milanese legati in affari ai vertici del gruppo criminale imperante nel quartiere Barona di Milano.
Dalla vendita degli ingenti quantitativi di narcotico è stata generata un’ingente massa di denaro contante, pari a circa 11 Milioni di euro, utilizzando sistemi di occultamento volti a sottrarre i profitti illeciti alla tracciabilità ed ai sequestri da parte delle Autorità dello Stato. E’ stato quindi fatto ricorso sistematicamente ad organizzazioni strutturate, gestite da collettori di etnia cinese, detentori ormai in via esclusiva dei canali bancari sommersi (cd. underground banking) per trasferire il denaro all’estero secondo il sistema del fei eh ‘ien - circuito finanziario finalizzato al trasferimento di soldi con completa garanzia di anonimato.
Dall’attività investigativa risulta dunque l’importazione e distribuzione di 1000 chili di cocaina, 1000 chili di hashish e 173 chili di eroina. Sono stati sottoposti a sequestro circa 250 chili di droga destinati all’organizzazione e 800 mila euro in contanti (durante la fase di trasferimento all’estero).
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