Domenica l’intitolazione a Vera Ciceri del piazzale della funivia dei piani d’Erna

In occasione dell’81esimo anniversario della battaglia ai Piani d’Erna, domenica 20 ottobre si terrà la cerimonia istituzionale di intitolazione del piazzale della funivia dei Piani d’Erna a Vera Ciceri, donna di forte carattere, impegnata attivamente nella lotta contro la dittatura fascista e l’occupazione nazista, riconosciuta cittadina benemerita di Lecco nel 1977 e scomparsa nel 1988.

Alle 10 i saluti istituzionali dei rappresentanti dell’Amministrazione provinciale e di Anpi Lecco, seguirà un intervento di Roberta Cairoli dell’istituto di storia contemporanea Pier Amato Perretta di Como.

Sarà poi la volta della presentazione e inaugurazione della targa, e la salita ai Piani d’Erna dove ci sarà una rievocazione storica, con accompagnamento musicale di Pilly e Manuela Cossa, Ranieri Fumagalli e Lello Colombo.

La cerimonia di intitolazione trova spazio all’interno di una serie di iniziative dedicata alla commemorazione della battaglia dei Piani d’Erna organizzate da Anpi Lecco con la collaborazione del Comune di Lecco: sabato 19 ottobre alle 11 al rifugio Marchett, si terrà lo spettacolo teatrale “Erna 1943. Racconto partigiano”, e alle 21.30 al Circolo “Libero pensiero” di Rancio l’Orchestrina Majakowski si esibirà con “Canti partigiani e musica ribelle”.

Francesca Ciceri, conosciuta con il nome di battaglia Vera, nacque a Rancio il 23 agosto 1904. All’età di undici anni era già al lavoro in un’azienda metallurgica, dove prese parte all’occupazione delle fabbriche del 1920. Alla fine della prima guerra mondiale conobbe Gaetano Invernizzi, sindacalista, reduce dalla guerra, poi costretto dal fascismo a lasciare l’Italia per le sue idee sovversive. Vera lo raggiunse a Parigi, dove i due giovani si sposarono. Militanti comunisti, dal 1931 tornarono più volte clandestinamente in Italia per ricomporre le fila della lotta antifascista. Nel 1936 vennero arrestati a Milano, processati dal “Tribunale speciale” e condannati: Gaetano a 14 anni Vera a 8 anni, con l’accusa di cospirazione contro lo Stato e ricostituzione del Partito comunista. Lei scontò la pena a Perugia e uscì dal carcere dopo 5 anni per un’amnistia. Nel 1943 all’indomani dell’8 settembre, col marito salì in Erna a costituire la banda partigiana “Carlo Pisacane”, che venne attaccata dalle truppe tedesche nel primo rastrellamento d’autunno.

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